Teli biodegradabili per pacciamatura: urge armonizzare

Il monito dell'associazione European Bioplastics al Parlamento Ue

Teli biodegradabili per pacciamatura: urge armonizzare
In vista del prossimo voto del Parlamento Europeo sulla revisione del Regolamento Ue sui fertilizzanti, l'European Bioplastics - associazione che rappresenta la filiera delle bioplastiche in Europa - ha invitato l'organo legislativo a confermare le valutazioni conclusive delle Commissioni Agri (Agricoltura e sviluppo rurale), Envi (Sanità pubblica e sicurezza alimentare) e Imco (Mercato interno e protezione dei consumatori) sui film per la pacciamatura biodegradabile. Nelle loro relazioni, approvate a luglio 2017, le tre Commissioni avevano evidenziato che il potenziale innovativo di queste soluzioni può contribuire a evitare l'accumulo di microplastiche nei suoli coltivati.

Disponibili sul mercato da più di vent'anni, i teli per la pacciamatura biodegradabile sono ampiamente utilizzati dai produttori di frutta e verdura e svolgono un ruolo essenziale nelle pratiche agricole moderne, soprattutto in considerazione del fatto che i film plastici convenzionali generano circa l'80% dei rifiuti di plastiche agricole, secondo quanto dichiara l'European Bioplastics.

"Con l'utilizzo di film sottili per la pacciamatura - evidenzia l'associazione - la raccolta dei rifiuti di plastica è quasi impossibile. Anche quando si riescono a raccogliere, questi scarti possono essere contaminati da terreno, sabbia e materiale organico fino al 60-80% del loro peso, rendendo il riciclaggio meccanico economicamente ingiustificabile".

Tant'è vero che attualmente, come osserva European Bioplastics, i produttori di fragole e piccoli frutti della regione spagnola dell'Andalusia non effettuano nemmeno la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti plastici.

Ciò che richiede l'associazione è la parità di trattamento legislativo dei film per la pacciamatura biodegradabile in tutta l'Unione Europea. "La loro inclusione nel regolamento sui fertilizzanti, con un chiaro collegamento ai criteri dell'imminente standard europeo per la biodegradazione delle plastiche piacciamanti nei terreni, contribuirà ad armonizzare le normative negli Stati membri dell'Ue", conclude l'associazione. "Lo standard dovrebbe essere pubblicato entro la fine del 2017 e richiederà una completa biodegradazione e un test di eco-tossicità".

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