Focus su produzione e scambi: il mercato del carciofo

L'Italia si conferma al top in Europa: tutti i numeri del nostro primato

Focus su produzione e scambi: il mercato del carciofo
Un primato europeo tutto italiano quello del carciofo. Il nostro Paese è infatti il primo produttore dell'Unione europea di questo ortaggio, anche se negli anni continuano a calare sia le tonnellate prodotte che le superfici coltivate. In ripresa le esportazioni all'estero, mentre calano le importazioni. L'Egitto cede il primato alla Tunisia come primo importatore.

Produzione europea di carciofi: Italia al top
La produzione europea di carciofi nel 2015 è stata di circa 655mila tonnellate, in netto calo rispetto all'anno precedente (-11%), questo secondo il database Eurostat dell'Unione europea, stando ai dati più aggiornati. Tra i paesi produttori l'Italia guida la classifica con 401mila tonnellate di prodotto (oltre il 60% della produzione totale europea), seguita a lunga distanza dalla Spagna con 204mila tonnellate. A completare il quadro europeo è la Francia che nel 2015 ha prodotto 38mila tonnellate di carciofi.



La produzione italiana di carciofi: superfici coltivate e produzione in calo
Analizzando i dati di produzione più recenti forniti dall'Istat, riferiti all'anno 2017, possiamo notare che l'Italia l'anno scorso ha prodotto quasi 388mila tonnellate di carciofi, una produzione in lieve recupero rispetto al 2016 (+6%), ma in netto calo rispetto al 2007. Infatti, rispetto a 10 anni fa sono state prodotte circa 90mila tonnellate di carciofi in meno, corrispondenti a quasi il 20% in meno della produzione. Anche le superfici coltivate a carciofo sono in calo rispetto al 2007 di circa il 20% e i cali maggiori si rilevano in Campania, Sardegna e Puglia.

A livello regionale, la Sicilia è la regione in cui si producono più carciofi (173mila tonnellate su circa 15mila ettari), seguita dalla Puglia (quasi 114mila tonnellate prodotte su 12mila ettari), dalla Sardegna (quasi 50mila tonnellate su 9mila ettari) dalla Campania (quasi 18mila tonnellate su circa 1.100 ettari) e dal Lazio (11mila tonnellate su circa 900 ettari).


 
L'import-export di carciofi: import in calo
Analizzando i dati Eurostat relativi agli scambi commerciali tra paesi, possiamo notare che sono in calo le importazioni di carciofi dall'estero nel 2016 rispetto al 2015, arrivando a circa 7.700 tonnellate. Viceversa tornano a crescere le esportazioni di carciofi, che dopo un periodo (2013/14) di calo sono in ripresa dal 2015, superando i livelli del 2012 e arrivando quasi a 6.500 tonnellate.


 
L'evoluzione delle importazioni di carciofi in Italia: l'Egitto lascia il posto alla Tunisia
I carciofi importati in Italia arrivano principalmente da quattro Paesi, la cui quota è variata molto in cinque anni. Nel 2017 troviamo al primo posto la Tunisia con il 39% di quota a volume, seguita da Spagna (21%), Francia (20%) ed Egitto (18%). Mentre la quota di prodotto importato da Francia e Spagna è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2012, in cinque anni la quota di prodotto importato dall'Egitto è scesa dal 56% al 18%. A trarne maggior beneficio è stata proprio la Tunisia, che per lo stesso periodo vede la sua quota di importazione crescere dal 3% fino al 39%, passando da ultimo paese esportatore a primo.



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