Melannurca Igp, aumentano le superfici

E il frutto potrebbe evitare la caduta di capelli durante la chemioterapia

Melannurca Igp, aumentano le superfici
La Melannurca non finisce mai di stupire e si conferma sempre più un frutto dalle spiccate proprietà salutistiche. Caratteristiche che rendono la tipica mela campana una "medicina" per affrontare patologie e rafforzare il proprio organismo. L'ultimo studio condotto sul frutto, per esempio, mette in risalto il ruolo che potrebbe avere la Melannurca nell'evitare la caduta di capelli durante i cicli di chemioterapia.

Lo studio - condotto dall'Istituto nazionale tumori, Fondazione Pascale e dal Dipartimento di Farmacia dell'Università di Napoli Federico II - è ancora in fase sperimentale ma, un integratore a base di Melannurca, potrebbe avere un ruolo centrale.
I ricercatori hanno osservato che somministrando una grossa dose di questo integratore nei soggetti affetti da tumore un mese prima della chemioterapia e continuando a somministrarlo durante tutto il ciclo, i capelli in alcuni pazienti non sono caduti. Da qui l'avvio della sperimentazione che per ora riguarderà le pazienti affette da tumore al seno.

"In base ai nostri studi preliminari - afferma Ettore Novellino, direttore del Dipartimento di Farmacia dell'Ateneo Federico II - l'utilizzo per alcune settimane dell'estratto procianidinico di Melannurca nei malati di cancro, preventivamente all'avvio dei cicli di chemio e durante il trattamento, sembrerebbe ridurre o bloccare la caduta dei capelli. Riscontro questo che è stato casualmente osservato in pazienti che già assumevano l'integratore per abbassare il colesterolo e che una volta ammalati di cancro si sono dovuti sottoporre ad un ciclo di chemioterapia. Abbiamo notato che in questi soggetti i capelli o non cadevano affatto o venivano persi in misura considerevolmente inferiore. Adesso verificheremo con metodo scientifico quest'osservazione che incrocia la ricerca clinica e valorizza un prodotto che sta suscitando interesse scientifico in tutto il mondo e in particolare nell'ambito delle malattie metaboliche e della tricologia".


A destra il presidente del Consorzio, Giuseppe Giaccio

"La Melannurca negli ultimi anni è stata rivalutata anche grazie ai suoi aspetti salutistici - commenta Giuseppe Giaccio, presidente del Consorzio di tutela Melannurca campana Igp - E proprio questi valori ci stanno dando una marcia in più: grazie agli studi condotti si scoprono nuove potenzialità di questo piccolo grande frutto. A livello produttivo ci sono importanti investimenti sulla Melannurca, con le superfici dedicate in aumento del 7-10% all'anno. A breve molti nuovi impianti entreranno in produzione".

Attorno alla Melannurca campana Igp si è sviluppato un percorso di diversificazione del prodotto molto interessante. "Il frutto fresco è il punto di partenza - osserva Giaccio - ma c'è l'indotto della farmaceutica e del trasformato che stanno crescendo tantissimo. E per fortuna anche i consumi del fresco sono in crescita: abbiamo una mela dalle caratteristiche organolettiche piacevoli, è buona da mangiare e - conclude il presidente del Consorzio - in più fa bene alla salute".

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