Denunce anonime contro le pratiche commerciali sleali

De Castro: come sarà la direttiva per regolare i rapporti tra produzione e Gdo

Denunce anonime contro le pratiche commerciali sleali
Pratiche commerciali sleali, l'Europa prepara un giro di vite destinato a cambiare i rapporti tra produzione e Gdo. E a occuparsene sarà, in prima battuta un italiano. La Commissione europea ha presentato nei giorni scorsi la proposta di direttiva per combattere i comportanti scorretti lungo la catena alimentare e Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura dell'Europarlamento, ne sarà il relatore. Obiettivo, come ha spiegato lo stesso De Castro giovedì alla platea dell’assemblea Fruitimprese, è quello di fornire un grado minimo di tutela armonizzata fra gli Stati membri, da affiancarsi alle misure previste a livello nazionale dai singoli Paesi, chiamati ad adeguarsi entro due anni. Ogni Stato membro dovrà definire un'autorità nazionale che faccia rispettare le linee guida.

Tra le novità, spicca la possibilità di denunciare determinate pratiche sleali in maniera anonima come avviene oggi in Spagna e nel Regno Unito. Insomma, ci sarà una sostanziale revisione della legge 62 del 2012. I tempi, ha detto De Castro, sono stretti: l’obiettivo dell'Europarlamento è presentare una proposta per giugno e farla votare in Commissione Agricoltura non oltre settembre, per poi, in ottobre, portare la direttiva in aula con mandato negoziale e avviare le negoziazioni (trilogi) con le altre istituzioni europee. 

Non è detto che il via libera definitivo arrivi prima della fine della legislatura: "sarà comunque un vincolo per chi arriverà dopo", ha detto giovedì De Castro, ricordando che "20 Paesi hanno già legiferato in materia, ma servono regole comuni contro comportamenti scorretti come pagamenti ritardati o cancellazioni di ordini last minute per i prodotti deperibili”.

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