Fruitimprese Veneto ingrossa le fila e punta sulla Gdo

Nuovi soci e iniziative per avvicinare le catene, focus sulla privacy nell'assemblea di venerdì

Fruitimprese Veneto ingrossa le fila e punta sulla Gdo
Una cinquantina di aziende associate che “valgono” 650 milioni di euro di fatturato con cinquemila addetti tra diretti e indiretti: sono i numeri di Fruitimprese Veneto, che venerdì scorso, nell’assemblea annuale di Sommacampagna (Verona) ha approvato il bilancio 2017 e messo a fuoco alcuni temi specifici, in primis la nuova legge sulla privacy, illustrata dall'avvocato Gualtiero Roveda.

“La nostra associazione è in espansione -  il commento del presidente Stefano Pezzo - nel corso dell'anno ha acquisito nuovi soci e si sta muovendo in altre province, oltre a quella veronese, per aumentare il raggio d’azione e ingrossare le fila”. “Offriamo nuove convenzioni per gli associati e servizi dedicati con riferimento soprattutto all’assistenza amministrativa", aggiunge Pezzo. "Per la privacy, il nostro ufficio legale ha elaborato un format standard che può però essere personalizzato in base alle esigenze aziendali”.



Durante i lavori Pezzo ha svolto una relazione su produzioni ed export del Veneto; dalle mele alle pere, dalle pesche al kiwi, dalle fragole ai radicchi, i volumi delle principali referenze ortofrutticole regionali sono stati sotto-media, nel 2017, ma i prezzi non sempre hanno remunerato secondo le aspettative produttori e imprese commerciali. “Quest’anno ci attendiamo un ritorno alla normalità per i raccolti di kiwi e mele; gli stacchi di ciliegie non saranno elevati ma comunque più significativi di dodici mesi fa”, ha detto il presidente di Fruitimprese Veneto. "Per la frutta estiva, notiamo un generalizzato ritardo della maturazione". L'associazione ha in serbo nuove iniziative per i prossimi mesi: “Puntiamo a organizzare un evento a fine anno per mettere in contatto le nostre imprese con le principali catene della Gdo”.

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