Meloni e angurie, la ricerca Lamboseeds cala gli assi

Presentata l'innovazione varietale della ditta sementiera. Focus bio e IV gamma

Meloni e angurie, la ricerca Lamboseeds cala gli assi
In casa Lamboseeds orticoltura trasparente significa innovazione al servizio degli agricoltori e dei consumatori. Per questo la giornata “Orticoltura in trasparenza”, organizzata giovedì scorso nel Ferrarese, era incentrata su nuove varietà e, in collaborazione con Novamont e Mingozzi Group, ultime tecniche legate alla sostenibilità ambientale ed economica.
Per quanto riguarda le novità di Lamboseeds, protagonisti della giornata sono stati meloni e angurie, che sono stati osservati “da vicino” nei campi prova dove sono stati valutati per caratteristiche produttive e adattabilità a tecniche di agricoltura biologica (per esempio, con l’impiego di film biodegradabili).



Tra i meloni, vanno segnalati Diamante F1, Tig Tig F1 e il cosiddetto “Limelon”, un nome di fantasia intanto che si conclude la fase di registrazione.
Diamante F1 si contraddistingue per il frutto retato, piccolo e tondo (1,2-1,5 kg). La polpa, di colore arancio intenso, è croccante, serbevole e dolcissima.
La pianta - mediamente vigorosa, di ciclo medio, resistente al Fusarium 0.1.2. – è indicata per i trapianti in tunnel freddi e il pieno campo.



Tig Tig si presenta come una via di mezzo tra il Piel de sapo e il gialletto: i frutti sono ovali a buccia gialla, screziati di verde alla raccolta, e la polpa, di colore bianco, è dolcissima. La pianta è mediamente vigorosa, il ciclo di maturazione medio.



Limelon (nella foto sopra, a destra), invece, rappresenta una novità sotto più punti di vista. Intanto il nome anticipa il sapore, tra il lime e il melone appunto, che si esprime con un elevato contenuto di acido ascorbico e citrico, ma anche una polpa molto dolce. Ibrido di melone a polpa bianca, è ideale per succhi, bevande fresche e la lavorazione di IV gamma.

“Il lungo periodo di commercializzazione - grazie anche alle numerose tipologie presenti sul mercato – stimola i consumatori a scelte differenti, a seconda delle caratteristiche del frutto, dell’età dei consumatori e così di seguito – dice Sandro Colombi, responsabile marketing - Dobbiamo fare i conti con i giovani consumatori italiani e i numerosi stranieri che vivono nel nostro Paese e che sono molto spesso acquirenti di frutti a pasta bianca e croccante (tipo Piel de Sapo, ndr). Nel prossimo futuro, poi, la IV gamma avrà un ruolo crescente nei consumi di frutta e il melone giocherà un ruolo strategico. A questa dobbiamo aggiungere il consumo di succhi freschi e di estratti che interessano sempre più il mondo dei giovani. E le nostre nuove linee di ricerca vanno proprio in questa direzione, per il prodotto destinato al mercato del fresco e alla trasformazione”.

Sul fronte delle angurie, oltre alla celebre Minirossa, nei prossimi anni Lamboseeds punterà su Kati F1, Piccolina F1 e la nuovissima selezione 4052 Ls.



Kati è un’anguria forma tonda-ovale della tipologia minirossa (Crimson). I frutti hanno buccia striata e piccole dimensioni, dai due ai tre chili. La polpa croccante ha colore rosso intenso e semi bianchi edibili. La buccia è sottile, ma con un’ottima tenuta post raccolta. La pianta compatta la rende adatta per tutte le coltivazioni, precocissime o tardive.



Piccolina è la mini anguria per i trapianti medio-tardivi. I frutti sono, come tradisce il nome, di piccole dimensioni (1,8-2 kg), striati all’esterno mentre la polpa è di colore rosso intenso, croccante e con pochi semi. Idonea a cicli di maturazione medio-tardivi o di pieno campo.



Ls 4052 è l’ibrido di anguria triploide di media dimensione (5-8 kg), buccia scura, polpa rossa con semi bianchi edibili. La pianta di portamento vigoroso ha ciclo medio-tardivo.

“Oggi – conclude Colombi - le angurie di grossa pezzatura sono un prodotto indifferenziato, qualche risultato positivo può essere garantito dalle mini angurie, a condizione che siano di elevata qualità. A loro favore, poi, gioca il numero delle famiglie italiane monocomponente in aumento, ormai al 33%, e l’attenzione ai cibi funzionali. Per questo continuiamo a credere nelle nostre angurie ricche di licopene”.

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