Noci di Romagna brucia le tappe

Inaugurato il nuovo centro hi-tech di Forlì. Obiettivo 2.500 ton entro il 2025

Noci di Romagna brucia le tappe
La vocazione del territorio, la professionalità dei produttori romagnoli e l’intraprendenza di New Factor, azienda di riferimento per la lavorazione e la commercializzazione di snack naturali a base di frutta secca e disidratata, hanno dato vita a un bell’esempio di frutticoltura innovativa che ieri a Forlì si è concretizzato con l’inaugurazione del nuovo stabilimento destinato alla lavorazione delle noci di Romagna.



Un impianto all’avanguardia con una tecnologia di ultima generazione (non a caso l’industria 4.0 è stata chiamata in causa più volte), nel quale convergeranno le noci prodotte nell’ambito del progetto di filiera “Innoce”, ideato da New Factor (capofila) insieme alla cooperativa faentina Agrintesa e a nove aziende agricole (vedi articolo precedente).
Progetto che - scaturito 20 anni fa dall’idea di Alessandro Annibali, Ad New Factor e Azienda Agricola San Martino - ha ottenuto il finanziamento della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma di sviluppo rurale (Psr). I lavori di ampliamento sono partiti a marzo e il 24 settembre il magazzino era operativo. In tempi record.



Il nuovo centro si sviluppa su mille metri quadrati di superficie coperta che si aggiungono al capannone esistente per un totale di duemila metri quadrati nei quali è stata riorganizzata la linea di lavorazione 4.0. Dotata dei più moderni software - che permettono un notevole risparmio di tempo nella lavorazione, elevando ulteriormente gli standard qualitativi – permette di smallare, essiccare, calibrare e selezionare le noci verdi prodotte dalle aziende aderenti.
In media, la capacità produttiva in una stagione (45 giorni di raccolta) è di oltre 1.500 tonnellate di noci in guscio secche. L’investimento complessivo per i nuovi impianti di lavorazione è stato pari a 1,5 milioni di euro.



“Da vent’anni New Factor e San Martino credono e investono nella filiera della noce – ha spiegato Alessandro Annibali - Il mercato è sempre più interessato al consumo della frutta secca e questo nuovo traguardo ci permetterà di essere ancora più competitivi.  Con il nuovo stabilimento daremo la possibilità alle imprese agricole emiliano-romagnole aderenti a New Factor e Agrintesa di ricevere, oltre a un’assistenza tecnica specializzata, le migliori risposte per la valorizzazione delle proprie noci. Dalla produzione alla lavorazione fino alla commercializzazione, con un’idea di sistema, New Factor mette a disposizione la propria esperienza in tutte le fasi della filiera in un’ottica 4.0”.



Grazie al nuovo stabilimento il progetto Innoce - che al momento conta 260 ettari impiantati con le varietà Chandler, Howard e Lara con l’obiettivo di raggiungerne 300 entro il 2021 - diventa sempre più punto di riferimento per il settore della nocicoltura in Emilia-Romagna e in Italia. La Filiera Noci di Romagna interesserà 500 ettari di superficie coltivata entro il 2025, con una produzione annua di 2.500 tonnellate e la creazione di nuovi posti di lavoro.

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