Gelate in Sicilia e Sardegna, i carciofi finiscono Ko

A Gela e Niscemi danneggiato il 70% dei raccolti di Violetto. Problemi per lo Spinoso sardo

Gelate in Sicilia e Sardegna, i carciofi finiscono Ko
Strage di carciofi in Sicilia e Sardegna, dove le gelate notturne hanno danneggiato una parte significativa delle coltivazioni in campo aperto. Giuseppe Burgio, responsabile commerciale del Consorzio Biviere Ortaggi, stima un danno compreso tra il 60 e il 70% della produzione di Violetto nelle zone vocate di Gela e Niscemi (provincia di Caltanissetta), le due principali aree carcioficole siciliane. In Sardegna, la "casa" del carciofo Spinoso, il gelo ha rovinato numerosi appezzamenti da Nord a Sud: questa settimana i prezzi del prodotto di buona qualità dovrebbero quindi impennare (si parla di circa 20-30 centesimi in più l'uno).

"Da Natale a oggi - spiega Burgio a Italiafruit News - ha praticamente gelato tutte le notti sia a Gela che a Niscemi, con temperature minime comprese tra meno due e zero gradi centigradi. I capolini risultano spennacchiati, mentre all'interno sono ancora bianchi".



"La macchiatura dovuta al gelo, anche se leggera, ci sta causando un danno commerciale molto pesante, dal momento che la Gdo nazionale e i Mercati generali di punta hanno bloccato gli acquisti. Anche a Ramacca, nel Catanese, le perdite in campo sono consistenti. Gli operatori commerciali si stanno quindi orientando in massa verso le produzioni di Marocco ed Egitto".

Le gelate in Sicilia sono arrivate ad appena venti giorni dall'inizio della campagna del Violetto, iniziata l'8 dicembre. "Oggi chi può raccogliere - conclude Burgio - vende i capolini solo a 18-20 centesimi di euro, mentre prima di Natale il prezzo si attestava a 35-40 centesimi di euro".


 
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