Via libera al regolamento Ue sui fertilizzanti

Via libera al regolamento Ue sui fertilizzanti
Giornata epocale, quella di ieri, per le dinamiche internazionali del contesto agroalimentare: è stato infatti approvato a Strasburgo il nuovo Regolamento Ue dei Fertilizzanti. Una decisione importante, destinata ad armonizzare l’intero settore e che arriva al culmine di un lungo percorso fatto di studi e di analisi, di proposte, di sedute istituzionali e di tavoli tecnici. Dopo l’accordo raggiunto lo scorso novembre dal Consiglio, dal Parlamento e dalla Commissione europea ed in seguito all’approvazione, a metà dicembre, del testo legislativo da parte del Coreper (il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri), il nuovo Regolamento ha avuto ieri l’approvazione definitiva del Parlamento Europeo riunitosi in seduta plenaria.

Dall’Italia, Federchimica-Assofertilizzanti accoglie con soddisfazione la notizia che, sebbene attesa, diventa ora a tutti gli effetti ufficiale: finalmente, l’intero comparto dei fertilizzanti ha in tutta Europa regole uniche, chiare e scrupolosamente attente alle grandi tematiche ambientali. 
Federchimica-Assofertilizzanti ha sempre avuto un atteggiamento estremamente collaborativo con tutte le Istituzioni, sia nazionali sia europee, mettendo a disposizione il proprio know-how per agevolare i processi formativi del Nuovo Regolamento.

Quanto approvato oggi consolida le basi di un sistema agricolo moderno, sempre più sostenibile e, come ha più volte ricordato l’Onorevole Elisabetta Gardini - relatrice della Commissione Ambiente del Parlamento europeo per questo provvedimento - attento alla tutela delle tante PMI che operano in maniera eccellente nel settore.



“Ci congratuliamo con le Istituzioni Comunitarie per il traguardo odierno. Un grazie particolare va all’Onorevole Elisabetta Gardini che ha svolto il suo ruolo con tenacia, determinazione, serietà e totale trasparenza. In questa legislatura, la competenza e la fiducia dell'On. Gardini sono state determinanti per il buon esito di un dossier così complesso e tortuoso”, dichiara Giovanni Toffoli (foto sopra), Presidente di Federchimica-Assofertilizzanti.

Oltre a porre chiarezza in merito a numerosi aspetti tecnici (quali ad esempio il limite del cadmio contenuto nei fertilizzanti, che viene fissato in maniera univoca a 60 milligrammi per chilo, o la funzione dei biostimolanti, che viene ribadita essere sempre nutritiva e non curativa), il nuovo Regolamento, rispetto a quello che va a sostituire, allarga notevolmente lo spettro dei fertilizzanti disciplinati spalancando così le porte dell’Europa alla libera circolazione di tanti prodotti che prima non potevano fregiarsi del Marchio CE, come ad esempio i concimi organici, organo-minerali e biostimolanti, che in questi ultimi anni hanno assunto sempre più importanza per gli agricoltori.

Fattori trainanti del sistema agricolo, i fertilizzanti sono indispensabili per aumentare la fertilità del terreno e rappresentano per le piante quello che gli alimenti rappresentano per l’uomo: un nutrimento. Le stime evidenziano in modo inconfutabile che senza il loro utilizzo possono verificarsi nei raccolti agricoli perdite pari anche al 75%.

“La decisione di armonizzare a livello comunitario la produzione e l’etichettatura dei fertilizzanti - ha detto Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo - va nell'interesse dei nostri agricoltori e di tutti i cittadini europei”. Per De Castro “i prodotti fertilizzanti di qualità sono e saranno sempre più fondamentali per lo sviluppo di modelli agricoli più produttivi, e allo stesso tempo sostenibili, che nel futuro dovranno rispondere alla pressante sfida dell’accesso al cibo producendo di più, ma utilizzando meno input”. “Si tratta - prosegue l'eurodeputato PD - di una delle proposte legislative-chiave nell'ambito del piano d'azione Ue per l'economia circolare, che rinforza i principi e le norme di sicurezza, qualità dei prodotti e tutela dell'ambiente e della salute umana, abbassando anche i limiti dei prodotti contaminanti e incentivando la ricerca per ridurli ulteriormente”.

Il futuro quadro normativo permetterà di immettere sul mercato interno fertilizzanti innovativi con il marchio Ce contenenti nutrienti o materie organiche riciclati, che al momento hanno difficoltà ad accedere a causa di regole e norme nazionali divergenti. Verranno garantiti anche ricerca e sviluppo tecnologico, con incentivi e risorse finanziarie disponibili nel quadro dei programmi europei già operativi: sono infatti in gioco oltre 100mila posti di lavoro e centinaia di PMI, con un fatturato annuo complessivo tra i 20 e i 25 miliardi di euro.

“L'Unione europea - conclude De Castro - si conferma ancora una volta capofila a livello globale nello sviluppo sostenibile, creando le condizioni per la sempre maggior diffusione di prodotti innovativi, efficaci e a ridotto impatto ambientale, e garantendo allo stesso tempo la disponibilità di fertilizzanti a prezzi equi, senza creare distorsioni di concorrenza a scapito dei nostri agricoltori”.