Candonga e berries, Terre della Luce punta sulle eccellenze

Fatturato 2018 a 18,6 milioni. De Vincenzis: concorrenza estera serrata, problema manodopera

Candonga e berries, Terre della Luce punta sulle eccellenze
Comunicazione e differenziazione: Terre della Luce lavora sodo per elevare notorietà e redditività di un prodotto d’eccellenza, la Candonga fragola Top quality ma anche dei piccoli frutti del Sud Italia. Lo ha spiegato Alberto De Vincenzis (nella foto), direttore dell’Op creata in Basilicata, nel Metapontino, per promuovere e valorizzazione sul mercato i prodotti coltivati dai soci. Operativa dal gennaio 2017, l’organizzazione ha l'obiettivo di supportare le aziende agricole aderenti in una logica marketing oriented: programmazione e pianificazione della produzione, concentrazione dell'offerta, commercializzazione, valorizzazione e comunicazione dei prodotti. “La giusta strada per le aziende che vogliono competere con prodotti ortofrutticoli di qualità e nelle migliori condizioni d'incontro della domanda e dell'offerta di mercato”, l'ha definita De Vincenzis.



I 30 produttori associati operano su 400 ettari; il fatturato 2018 ha toccato i 18,6 milioni di euro, l’85% dei quali garantiti dai berries. “Le produzioni su cui si concentra l’attività dell’Op sono fortemente specializzate e necessitano di molta manodopera qualificata per assicurarne la qualità finale”, ha sottolineato il direttore. La manodopera per la raccolta incide per il 70% circa e comprende anche il confezionamento in campo dei prodotti, necessaria “vista la forte deperibilità dei piccoli frutti”. Ma, ha concluso De Vincenzis, “è difficile reperire manodopera specializzata idonea sia per la rigidità del sistema del lavoro stagionale, sia per lo scarso funzionamento dei centri per l’impiego”. I costi, inoltre, sono più alti dei competitor, che stanno investendo molto in termini di superficie: “Sul mercato italiano è sempre più presente prodotto estero di Nord Africa, Grecia e Turchia, e ciò rappresenta per noi una sfida continua".

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