Gemellaggio Donne dell'Ortofrutta e Donne dell'Olio

Gemellaggio Donne dell'Ortofrutta e Donne dell'Olio
Il 14 giugno a Foggia, in occasione della lezione conclusiva del Corso di idoneità fisiologica all'assaggio degli oli vergini, le Donne dell’Ortofrutta e le Donne dell’Olio hanno stretto un gemellaggio, finalizzato a intraprendere percorsi di valorizzazione comuni per le due importanti filiere produttive Made in Italy. Il legame è stato formalizzato con una cerimonia organizzata grazie al coordinamento dell'associazione L'Olio di Puglia - Dialoghi Fluidi e alla partecipazione del Dipartimento di scienze agrarie degli alimenti e dell'ambiente (Safe) dell'Università di Foggia. Con un simbolico scambio di una giovane pianta di olivo e di una piantina di melograno Teresa Diomede, coordinatrice per la regione Puglia delle Donne dell’Ortofrutta, e Gabriella Stansfield, presidente dell’associazione Donne dell’Olio, hanno sancito una alleanza che va a colmare il bisogno, sempre più forte, di unire obiettivi ed energie per trovare strumenti innovativi di valorizzazione delle filiere produttive agroalimentari italiane.

L’iniziativa ha numerose valenze significative, considerando soprattutto il legame con la formazione, elemento chiave per la crescita della cultura agroalimentare in Italia.
La partecipazione del Safe dell’Università di Foggia, che ha ospitato l’evento, coinvolgendo anche gli studenti del corso, e la precedente convenzione stipulata dalle Donne dell’Ortofrutta con il Dipartimento di scienze e tecnologie agro-alimentari (Distal) dell’Università di Bologna, sono un filo conduttore comune entro il quale sarà importante creare opportunità formative per le associate, ma anche per gli studenti (l’associazione Donne dell’Ortofrutta si è impegnata a tenere seminari formativi per gli studenti del Distal).
Tra gli obiettivi fondanti di entrambe le associazioni c’è infatti accrescere le competenze interne, ma anche quello dell’educazione al consumo. Educazione che deve coinvolgere i giovani e giovanissimi per favorire una conoscenza dei prodotti e delle modalità di produzione, che la “visione femminile” potrebbe rendere più efficace e coinvolgente.

"Sono convinta - dichiara Teresa Diomede - che da questa iniziativa, che abbiamo avviato lo scorso marzo a Rutigliano a latere del Convegno 'l’Altra metà della Terra', possano nascere iniziative e progetti comuni di grande valenza".
Gabriella Stansfield delle Donne dell'Olio si è detta felice "dell'opportunità di unione di intenti tra le due realtà associative che bene si sposa con lo scopo societario inclusivo e propositivo e che presto vedrà sostenere congiuntamente progetti di promozione del cibo sano e sostenibile".

Teresa Diomede, Gabriella Stansfield

L’associazione nazionale delle Donne dell’Olio è nata il 19 aprile 2000 in Veneto e ha sede a Cavaion Veronese. Si propone di restituire un’immagine positiva e armonica a un comparto, quello oleario, che negli ultimi anni ha conosciuto fin troppe divisioni e lacerazioni al suo interno, cercando di apportare il lato conciliante e costruttivo delle donne. A caratterizzarla è un’impronta volontaristica e senza fini di lucro. L’obiettivo è fare cultura, anche attraverso il confronto delle idee. Per questo l’associazione nazionale delle Donne dell’Olio è aperta a tutte le donne, senza esclusioni di categorie. Si accolgono in qualità di socie tutte le possibili figure, senza discriminazioni di sorta. Non solo le produttrici o le assaggiatrici, le agronome o le oleologhe, ma anche le consumatrici che lo vorranno, come pure le giornaliste, le ricercatrici, le operatrici commerciali. Il motto dell’Associazione è: La cultura, prima di tutto.
Molto più giovane l'associazione nazionale Le Donne dell’Ortofrutta, nata il 6 dicembre 2017 a Bologna, anch'essa senza fini di lucro e con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei valori dell’ortofrutta, favorire i consumi, promuovere progetti di educazione al consumo, sostenere il ruolo della donna in un settore strategico per l’economia italiana qual è quello dell’ortofrutta, stimolare e diffondere, migliorandone la conoscenza, i valori dell’ortofrutta con strumenti e linguaggi innovativi; stimolare la ricerca di plus merceologici tutelare il patrimonio delle tradizioni legate alle produzioni ortofrutticole, alla gastronomia e al territorio.

I punti in comune tra i due statuti sono tanti e importanti, come la sinergia e gli accostamenti che è possibile creare tra ortofrutta e olio. L’abitudine propria delle donne di ottimizzare le risorse, unitamente alla loro visione open mind, al non fermarsi di fronte agli ostacoli e alla passione nel proprio lavoro, creerà sicuramente buoni frutti.

Fonte: ufficio stampa Associazione Le Donne dell'Ortofrutta