Turatti all'Innovation Forum Italia-Usa

Con Mattarella all'evento di Stanford su big data, tecnologie, smart city

Turatti all'Innovation Forum Italia-Usa
Dai big data all'Internet of things, dalle smart city alla manifattura 4.0 sino alle tecnologie, spaziali e non: tanta carne al fuoco all’"Italy/Usa Innovation Forum”, l'evento promosso all'Università di Stanford, in California, in occasione della recente visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i presenti anche un italiano legato a doppio filo con il mondo dell’ortofrutta, il veneziano Alessandro Turatti, la cui azienda è ai vertici nelle tecnologie di processo e automazione alimentare con particolare riferimento alle soluzioni per l’ortofrutta, in particolare nel settore del fresh-cut e del convenience. Sui social Turatti ha pubblicato una foto con il presidente Mattarella dichiarandosi onorato di aver partecipato al forum e di essere stato tra coloro che hanno accolto il capo dello Stato al famoso hotel Fairmont di San Francisco.

Una ventina i relatori che si sono alternati nella sede del prestigioso ateneo americano di fronte ad una platea di oltre 400 persone, composta per lo più da esponenti della comunità italiana locale e rappresentanti di primo livello della Silicon Valley. L’innovazione come chiave di sviluppo della collaborazione fra l'Italia e gli Stati Uniti, fra le università, i centri di ricerca e le aziende dei due Paesi è stato il denominatore comune degli interventi nel corso dell’evento organizzato dal ministero degli Esteri italiano con il supporto dell'Istituto per il Commercio Estero e di Confindustria. 



Il sistema Italia, ha detto senza mezzi Mattarella, “è troppo abitudinario rispetto alle novità: fa riflettere l'incapacità di aiutare le start up", costrette a trovare finanziamenti all'estero”. Sentendo i racconti dei fondatori italiani di due start up, il capo dello Stato non ha nascosto "preoccupazione" per come troppo spesso in Italia non vengano capite, appoggiate e finanziate le nuove idee. Alla presenza del ministro dell'Innovazione Paola Pisano, ha sottolineato poi che "non è più possibile disperdere il genio e la creatività italiano a causa di un sistema ancorato a schemi del passato che, come dimostra la Silicon Valley, non esistono più". 

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