Cimice, pressing per il via libera alla vespa samurai

Dal Friuli si sollecita il governo. L'assessore: chiedere deroga all'Ue per le misure di sostegno

Cimice, pressing per il via libera alla vespa samurai
Pressing sul governo perché arrivi il via libera definitivo alla vespa samurai: sulla cimice asiatica non c'è da perdere tempo. La sollecitazione arriva dall'assessore regionale alle risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, che la settimana ha partecipato a Udine al convegno "La cimice asiatica marmorata: situazione attuale e scenari futuri".



"Quasi certamente non sarà possibile l'eradicazione della cimice marmorata asiatica dal territorio italiano ed europeo, ma l'introduzione di un organismo antagonista, sulla quale siamo in attesa del via libera definitivo da parte del Governo, permetterà di ridurre e contenere la presenza di questo insetto alieno e, di conseguenza, i danni che provoca", ha ribadito l'assessore. "Oggi l'introduzione di un insetto antagonista che distrugga le uova della cimice asiatica è l'opzione più promettente e, proprio per questo, abbiamo avanzato, in modo unitario con le altre Regioni, la richiesta di accelerare il percorso autorizzativo. Quello per il contenimento di questo insetto sarà un percorso lungo e non facile, che si articolerà su numerose azioni per attuare le quali sarà necessaria una forte collaborazione tra istituzioni, imprenditoria agricola e anche cittadini".

Sulla lotta alla cimice asiatica il Friuli si era già mosso. Come ricorda Zennier, "è stata la prima Regione italiana ad attivarsi per fornire supporto alle imprese agricole già nel 2017, stanziando successivamente, nell'ultima legge di Stabilità, ben 1,8 milioni di euro per l'acquisto di reti anti-insetto per le colture che hanno permesso di coprire il 100% delle domande pervenute. Inoltre, con l'apertura all'utilizzo del fondo di rotazione per l'agricoltura viene offerta alle aziende una formula finanziaria di sostegno per fornire un supporto che consenta loro di continuare la produzione".



Sul fronte delle misure di sostegno alle imprese, l'assessore ha rimarcato che "nel 2017 la Regione aveva ottenuto dall'Unione europea la possibilità di erogare 3 milioni di euro alle imprese danneggiate, ma le restrizioni comunitarie rendono irripetibile quell'iniziativa. Abbiamo dunque chiesto una deroga alle norme per ottenere risorse attraverso il fondo di solidarietà nazionale e sono stati messi in campo strumenti finanziari per aiutare le imprese a superare questo momento critico".

Zannier ha infine spiegato che "oggi il danno causato dalle cimici è considerato assicurabile, quindi non sono possibili indennizzi da parte della Regione analogamente a quanto accade per la grandine. Recentemente il Governo ha però espresso la volontà di stanziare 90 milioni di euro per indennizzare le aziende. Si tratta di un passo nella giusta direzione, ma è fondamentale comprendere esattamente come tali risorse saranno distribuite tra le diverse regioni e quale meccanismo sarà adottato per erogare i contributi, ritenendo comunque necessario implementare considerevolmente tale importo".

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