Ecco il finocchio perfetto da mangiare crudo

Alla scoperta del nuovo concept «Dolce Lucano» dell'Op Primo Sole

Ecco il finocchio perfetto da mangiare crudo
Con il lancio dei finocchi “Dolce Lucano” in confezioni ecosostenibili, l’Op Primo Sole di Montescaglioso (Matera) segmenta questa specie in funzione della destinazione d’uso in cucina, garantendo alla Gdo - da ottobre a maggio - un prodotto 100% Made in Lucania dolce, croccante e profumato. In poche parole: ideale per essere gustato a crudo durante i pasti principali della giornata, oppure come spuntino mattutino o pomeridiano. 

Primo Sole, così, propone una innovazione di grande rilievo per il mercato italiano. Una novità in grado di rispondere al meglio alle preferenze di consumo degli italiani che, come emerge dalle ricerche del Monitor Ortofrutta di Agroter, utilizzano il finocchio soprattutto per arricchire preparazioni a crudo come insalate e pinzimoni.




“Con il brand Dolce Lucano, nato da un'idea dell'amministratore dell'Op Giuseppe Appio, vogliamo valorizzare la produzione delle quattro valli del Metapontino, attraversate dai fiumi Bradano, Basento, Agri e Sinni. Un areale storicamente vocato alla coltivazione del finocchio, dove la natura dei terreni, ricchi di potassio, rende i frutti dolci, croccanti e con poche fibre”, spiega a Italiafruit News Francesca Appio, responsabile amministrativa e della comunicazione dell’Op Primo Sole.

“Lo sbalzo termico, tipico del Metapontino, va tra l’altro a favorire la sintesi di anetolo, precursore dell'aromaticità. Si ottiene così un gusto molto equilibrato, in grado di soddisfare i palati più esigenti”.



Per certificare queste caratteristiche distintive e il loro stretto legame con il territorio, l’Op ha comparato la qualità dei finocchi raccolti in Basilicata con quella dei frutti provenienti da altre zone d'Italia attraverso la tecnologia Nir (vicino infrarosso). “Abbiamo visto che nei lotti dell'areale lucano, a parità di varietà e periodo di raccolta, si riscontra sempre un maggior contenuto di grado brix e di anetolo, come pure un miglior equilibrio tra le sostanze ricercate", precisa Francesca Appio.

Il finocchio Dolce Lucano, presentato in anteprima agli Stati Generali dell’Ortofrutta di Mark Up e Italiafruit News, viene proposto in confezioni green da due frutti di peso egalizzato pari a 750 grammi: la vaschetta è in cartone; il flow pack in Pla compostabile, mentre l’etichetta è in bio compost. 


Da sinistra: Giuseppe Appio, Francesca Appio, Roberto Della Casa (Agroter) e Rosangela Appio

Al fine di definire il concept di prodotto, Primo Sole ha portato avanti con la società di consulenza Agroter un percorso di analisi sul consumatore italiano che ha previsto lo sviluppo di ricerche di mercato, panel test di assaggio e focus group. 

"I risultati del Monitor Ortofrutta di Agroter, svolto su tremila responsabili acquisto, ci hanno fatto capire - evidenzia Francesca Appio - che gli italiani sono alla ricerca di un prodotto da consumare crudo: infatti, alla domanda ‘Come è solito consumare finocchio abitualmente?’, il 75% degli intervistati ha risposto ‘in insalata’ e il 40% ‘in pinzimonio’".


Fonte: Monitor Ortofrutta (Agroter)

Le ricerche e le analisi qualitative coordinate da Agroter fanno emergere anche che i consumatori percepiscono il finocchio come un prodotto estremamente salutistico. Nella testa delle stesse persone, inoltre, la suddivisione tra prodotti da cuocere e da mangiare crudi è abbastanza chiara. Da qui è nata l’idea di puntare sulla destinazione d’uso, associando al brand il payoff “Gustalo Crudo”.

La fase di vendita di Dolce Lucano è partita dal 16 novembre presso alcuni negozi di un importante gruppo distributivo del Nord Ovest. “Il nostro principale obiettivo - sottolinea Rosangela Appio, responsabile commerciale - è quello di interagire con numerosi clienti della Gdo per coprire tutta Italia. Poi, una volta che il brand sarà consolidato, potremmo pensare anche all’internazionalizzazione”.

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