Spagna, una nuova legge regolamenta i prezzi agricoli

Multe fino a un milione di euro per quotazioni inferiori ai costi di produzione

Spagna, una nuova legge regolamenta i prezzi agricoli
Nelle ultime settimane, lo scenario di molte città spagnole è rimasto invariato. Migliaia di agricoltori, sostenuti dalle associazioni del settore, hanno bloccato il traffico delle principali arterie del Paese per protestare contro prezzi di vendita troppo bassi e costi di produzione insostenibili.
Preoccupato che la situazione potesse trasformarsi in un movimento di protesta strutturato come quello dei gilet gialli francesi, il governo spagnolo ha premuto il piede sull’acceleratore. E la scorsa settimana ha approvato una legge ad effetto immediato per la protezione dei produttori agricoli. 


Un'immagine delle ultime proteste

Il decreto reale stabilisce multe fino a 1 milione di euro a tutti quei rivenditori al dettaglio e grossisti pronti a commercializzare prodotti agricoli con prezzi inferiori ai costi di produzione.
La nuova norma rientra in una serie di riforme sulla legge della filiera agroalimentare, progettate per esercitare pressioni sui rivenditori e per rendere i prezzi più equi e trasparenti.

Inoltre, queste misure si estendono anche ai rapporti contrattuali, dove dovrà essere garantito che il prezzo concordato tra produttore e acquirente copra i costi di produzione.
La nuova legge tiene conto anche delle attività promozionali che – specifica – vanno svolte nel reciproco interesse di entrambe la parti per impedire ai rivenditori di “travisare prezzo o immagine dei prodotti o di alterare la percezione della loro qualità e valore”.
Se prima le infrazioni che svalutavano la filiera erano considerate minori, oggi la legge spagnola le valuta come gravi e soggette a sanzioni.



Ad approvazione avvenuta, il ministro dell’agricoltura spagnolo Luis Planas (in foto) ha sottolineato come le nuove misure vadano a rafforzare la legislazione alimentare esistente, soprattutto per quanto riguarda la vendita di prodotti con prezzi inferiori ai costi. Ha affermato: “La riforma consentirà ai produttori agricoli e di bestiame di avere una posizione negoziale più forte e di creare un maggior equilibrio nella catena alimentare”. Allo stesso tempo, Planas promette che le nuove leggi non porteranno ad un aumento dei prezzi al consumo “purché ciascun membro della catena di fornitura si assuma la propria responsabilità”.

La riforma sarà cruciale per combattere la volatilità dei prezzi e, allo stesso tempo, per permettere un rafforzamento della posizione negoziale dei produttori agricoli, oltre ad un maggior equilibrio nella catena alimentare.

Copyright 2020 Italiafruit News