«Fragole, abbiamo bisogno dell’aiuto della Gdo italiana»

Op Primo Sole: alleiamoci per incentivare, da subito, l’acquisto del prodotto nazionale

«Fragole, abbiamo bisogno dell’aiuto della Gdo italiana»
Da più parti la filiera sostiene che urge avviare un’alleanza patriottica tra distribuzione moderna e produzione capace di incentivare l’acquisto di prodotti ortofrutticoli italiani nei negozi al dettaglio e non solo, partendo dagli articoli di stagione come la fragola e gli asparagi che, soprattutto la scorsa settimana, hanno “patito” il crollo della richiesta da parte dei Mercati all’ingrosso italiani e della clientela del Nord Europa, causato dal coronavirus (clicca qui per leggere il nostro articolo di venerdì scorso).

Solo il canale della Gdo nazionale, allo stato attuale, può dare una mano alla fragolicoltura di Regioni come la Basilicata e la Campania, dove la coltivazione di fragole riveste un ruolo di primaria importanza per le relative economie regionali e per il sostentamento di tantissime famiglie. 

“Siamo in una fase molto delicata per la campagna fragolicola, in quanto nel Meridione praticamente tutti gli impianti sono entrati a pieno regime proprio durante la scorsa settimana. Oggi più che mai, la fragolicoltura nazionale ha bisogno dell’aiuto della Gdo italiana”, sottolineano a Italiafruit News le sorelle Francesca e Rosangela Appio dell’Op Primo Sole di Montescaglioso (Matera), che produce fragole Candonga. 


Vaschetta di fragola Candonga da 500 grammi per la Gdo

Non è il momento di aspettare. Occorre agire o perlomeno provare a fare subito qualcosa per evitare che la crisi della scorsa settimana possa continuare a lungo. 

I produttori e le catene italiani potrebbero, ad esempio, unire le forze e fare sinergia per incentivare da subito i consumi del prodotto, in primis all’interno del negozio (attraverso: attività di cross merchandising con panna o cioccolato, posizionamento in aree strategiche del reparto, cartellonistica ad hoc, ecc.) e poi sui mezzi di comunicazione online

Allargando la prospettiva, si potrebbe pensare di sviluppare una campagna di comunicazione/sensibilizzazione rivolta al consumatore finale che punti l’accento proprio sulla valenza di comprare italiano, al fine di sostenere uno dei pochi settori che nel nostro Paese non si è fermato di fronte al coronavirus: l’agricolturaUna comunicazione che sta cercando di promuovere l'Associazione nazionale Le Donne dell'Ortofrutta (di cui le sorelle Appio fanno parte), che da alcuni giorni ha lanciato sui social network la campagna #iosostengolortofruttaitaliana (nella foto sotto). 



La fragola, tra l’altro, è uno dei prodotti ortofrutticoli più ricchi di Vitamina C, ma in pochi lo sanno. Perché non provare a comunicarlo ai consumatori proprio in questi giorni? Considerando la maggiore stanzialità delle famiglie italiane, inoltre, si potrebbe incentivare l’impiego della fragola - un frutto apprezzatissimo sia dai più piccoli che dai giovani e dagli adulti - come ingrediente base per le crostate, le torte e tante altre dolci preparazioni.   

“Auspichiamo che dalla prossima settimana tutte le catene italiane possano iniziare a gestire esclusivamente il prodotto nazionale e che si possa avviare con la nostra clientela un percorso comune atto alla valorizzazione di una fragola premium come la Candonga”, evidenziano Francesca e Rosangela Appio. 

Che concludono: “In questo momento siamo preoccupati, perché qui in Basilicata l’agricoltura è una delle poche possibilità di reddito. Le raccolte di fragole non si devono fermare, altrimenti sarà un disastro per la nostra economia. Con l’aiuto alla Gdo nazionale speriamo di poter veicolare un chiaro messaggio alla popolazione italiana: in questo momento di grave difficoltà per l’intero Paese, è ancora più importante acquistare i prodotti italiani, specie se di stagione”.


Raccolte di Candonga dell'Op Primo Sole

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