L’ortofrutta coltivata nell'isola più felice del mondo

Ad Aruba un progetto di produzione sostenibile: i prodotti diventano magnete turistico

L’ortofrutta coltivata nell'isola più felice del mondo
Aruba è un vero e proprio paradiso terrestre. La piccola isola, lunga appena 33 km e larga 9, si trova nel Sud dei Caraibi, al riparo dagli uragani, ed è famosa per le sue spiagge meravigliosamente bianche e per il suo mare turchese. Ma nell'isola più felice al mondo si coltiva anche una frutta da favola.


La svolta nell'agricoltura 

Gli agricoltori locali, nonostante Aruba non sia il luogo ideale per la produzione di frutta e ortaggi vista la scarsità di piogge e il terreno non proprio fertile, stanno cominciando a coltivare una grande varietà di prodotti agricoli. Questo consente di ridurre le importazioni di prodotti ortofrutticoli che, per la maggior parte, arrivano dagli Stati Uniti e dalla Madre Patria, l’Olanda. In più negli ultimi anni si sta sviluppando un’agricoltura sostenibile e con prodotti di ottima qualità sia per gli abitanti che per i turisti. L’iniziativa più importante riguardante l’agricoltura locale è stata la fondazione nel 2018 da parte di 15 agricoltori locali della Goshen Sustainable Development. Questa associazione ha l’obiettivo di produrre frutta e verdura biologica di alta qualità in modo sostenibile e di portare più benefici possibili all’intera comunità. Infatti, oltre a coltivare in modo sostenibile e biologico okra, fagioli, peperoni e cetriolini, la Goshen offre vari tipi di esperienze. Una delle più interessanti è la “Back to the Land Experience” che consiste in un tour dell’azienda agricola seguito da una lezione di cucina tipica e che termina con una cena a base di piatti locali. Inoltre l’associazione ha anche un programma di reinserimento nella società di tossicodipendenti e alcolisti.

La salsa Pica di Papaya

Ad Aruba le salse piccanti sono un must in tutti i locali e nelle cucine di casa. La più famosa è la Pica di Papaya, una salsa arancione a base di papaya verde, aceto, cipolle e del piccantissimo peperoncino Madame Janette. Questo peperoncino, simile all’habanero ha 225,000 SHU. Se vi piace avere la bocca in fiamme potete abbinare questa salsa ai piatti caraibici a base di pesce e alle alette di pollo.

Gli altri prodotti locali

Aruba, oltre per gli splendidi paesaggi, è famosa per i sigari Aruhiba, per la birra nazionale Balashi, e per il tipico rum Palmera; inoltre l’isola è uno dei più importanti produttori ed esportatori di aloe al mondo. 
L’aloe è la pianta ideale per trattare e rinfrescare la pelle dopo una giornata sotto il sole caraibico: oltre agli effetti lenitivi, rinfrescanti e idratanti, questa pianta è un ottimo antinfiammatorio ed è ricca di antiossidanti. L’isola di Aruba ne è uno dei più grandi produttori ed esportatori al mondo.
La Balashi è la birra nazionale di Aruba dal 1999, si tratta di una pilsner di tipo olandese dal colore dorato, famosissima tra i locali e fra i turisti. Ottima da bere sulla spiaggia al tramonto. 
Il rum Palmera viene imbottigliato a mano da 45 anni ed è disponibile in 12 miscele. Il preferito dai turisti è quello aromatizzato al cocco, mentre ai locali piace l’originale, dolce con il sentore di vaniglia.                
Infine, i sigari Aruhiba sono prodotti a mano da Benjamin Petrochi, che lavora tabacco proveniente da Cuba e dalla Repubblica Dominicana, privo di pesticidi chimici. 


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