Il dettaglio tradizionale trascina il Mercato di Pescara

Palestini: fruttivendoli in grande spolvero, prezzi stabili con alcune eccezioni

Il dettaglio tradizionale trascina il Mercato di Pescara
Il Mercato di Pescara beneficia del rinnovato interesse nei confronti del dettaglio tradizionale per consolidarsi: “Stiamo lavorando piuttosto bene - spiega il grossista abruzzese Vincenzo Palestini - il nostro Centro agroalimentare rifornisce per il 90% circa commercianti in sede fissa e ambulanti e l’exploit dei fruttivendoli, che in certi casi hanno quasi raddoppiato le vendite grazie ai clienti sottratti alle code dei supermercati e allo stop imposto ai mercati di quartiere, garantisce fluidità al business”. 



Sostanzialmente stabili i prezzi, anche se dopo Pasqua le fragole hanno lasciato sul terreno qualche centesimo e gli ultimi agrumi hanno ulteriormente visto innalzarsi i listini. “Ma chi parla di speculazioni sbaglia di grosso - tiene a puntualizzare Palestini - è il mercato a fare i prezzi che, fatta eccezione per alcune referenze di cui c’è scarsa disponibilità come cavoli, broccoli, verze, sono in linea con gli scorsi anni”. 

L’azienda gestita dal giovane imprenditore pescarese, in ogni caso, sta commercializzando volumi di frutta e verdura leggermente superiori rispetto all’analogo periodo dello scorso anno: “In tempi di coronavirus è difficile e complicato lavorare ma possiamo offrire un servizio alla collettività e, inoltre, trarre soddisfazione dagli affari, che non vanno male”.

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