Piemonte, la protesta dei braccianti della frutta

Piemonte, la protesta dei braccianti della frutta
A distanza di un anno i lavoratori stagionali della frutta, per la maggior parte di origine africana, tornano a manifestare a Saluzzo (Cuneo), questa volta in forma autorizzata. A legittimare la loro voce sono i referenti per il coordinamento territoriale del sindacato Si.Cobas, i quali hanno organizzato per oggi alle 10 un presidio davanti al Municipio di Saluzzo. Richiedono un incontro con il Prefetto, il sindaco di Saluzzo e i primi cittadini dei comuni della filiera agroalimentare, nonché le parti datoriali.

"I lavoratori si stanno mobilitando sindacalmente per rivendicare un miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita, a partire da quella abitativa. È inaccettabile che in uno dei più ricchi distretti agricoli d'Italia ci siano persone costrette a lavorare in nero, a percepire un salario indegno, senza un tetto sulla testa" dichiarano i referenti Si.Cobas.
Lo scorso 13 maggio Regione, questura e prefettura, dopo le ripetute istanze del sindaco di Saluzzo, avevano nominato un commissario per l'emergenza sanitaria, un piano di monitoraggio e il dispiegamento dell'esercito nell'area del Foro Boario di Saluzzo, dove sorge il dormitorio Pas. Eppure l'emergenza si ripete poiché nessun esercito riesce a contenere i forti acquazzoni degli ultimi giorni che mettono a dura prova i numerosi lavoratori arrivati in città, con o senza contratto di lavoro in tasca. Con o senza mascherina, né tetto sulla testa. Ed è così che il centro cittadino diventa un riparo di fortuna sempre più affollato, poiché le strutture di ospitalità sono rimaste chiuse in quanto inadeguate a garantire le misure anti Covid.

"I lavoratori non andranno con il cappello in mano a implorare un posto letto. Anziché impiegare risorse per dispiegare l'esercito, sarebbe più opportuno risolvere le problematiche dei lavoratori" dicono al sindacato. Mentre l'evento rimbalza sui social, raccogliendo le adesioni di vari movimenti solidali, come "Enough is Enough", Calderoni ribadisce come Saluzzo non sia l'interlocutore deputato a fornire risposte esaustive. In una nota dichiara: "Non ci siamo mai sottratti al confronto ed all'impegno. Finché non si aggiornerà la normativa di settore, le questioni di politica del lavoro e di integrazione continueranno a degenerare in situazioni emergenziali. Ben venga ogni soluzione che tuteli i lavoratori e supporti le aziende, ma non si perda di vista la necessità di una riforma complessiva".

Fonte: La Repubblica