Drupacee, il riscatto della Calabria

I Campi del Sole: «Buona campagna, volumi normali sino a Ferragosto»

Drupacee, il riscatto della Calabria
Si avvia verso la conclusione la campagna peschicola nella Piana di Sibari, in Calabria. Come spiega a Italiafruit News Antonio Genovese, presidente della cooperativa I Campi del Sole, la stagione della frutta estiva calabrese dovrebbe infatti terminare nella seconda parte di agosto, con risultati tutto sommato positivi.

“Le nostre pesche e nettarine saranno disponibili in quantità normali sino a Ferragosto. Dalla terza settimana del mese, poi, i volumi si ridurranno progressivamente dal momento che le varietà tardive sono in anticipo di una decina di giorni. Con le albicocche abbiamo invece già terminato l’attività da qualche settimana”, fa sapere il presidente della realtà cooperativa, nata del 2016, che aggrega attualmente una decina di soci produttori di frutta estiva ed agrumi della Sibaritide.



“La nostra cooperativa gestisce circa 300 ettari di terreni, di cui la metà coltivati a pesche, nettarine e albicocche. Gli impianti sono situati nell’areale compreso tra i comuni di Castrovillari e Cassano all’Iono. Si tratta di produzioni che trovano spazio soprattutto nei banchi di vendita della Gdo nazionale”, evidenzia ancora Genovese.

Per I Campi del Sole, che lavora e confeziona i propri prodotti nel magazzino di Cassano all’Ionio, l’annata frutticola è stata finora soddisfacente dal punto di vista dei prezzi e della qualità organolettica dei frutti. Mentre a livello produttivo la cooperativa ha registrato una contrazione del potenziale nell’ordine del 50% circa rispetto all’anno precedente, a causa di gelate tardive che hanno colpito alcuni impianti e della mancanza di ore di freddo nel periodo invernale e primaverile che ha sfavorito l’allegagione.



“Tutti i nostri soci sono assicurati contro le intemperie: la copertura assicurativa, infatti, è l’unica strada per chi vuole fare l’imprenditore agricolo. Oltre a questo aspetto stiamo investendo nelle tecnologie di selezione e lavorazione al fine di contenere i costi di magazzino, elemento fondamentale per aumentare la nostra competitività”, aggiunge il presidente.

“Aspetteremo la fine della stagione peschicola per fare i conti precisi, ma possiamo già dire che questa campagna potrà garantirci risultati economici migliori rispetto alle annate più recenti. Va detto comunque che la domanda degli italiani è stata meno sostenuta del solito, quale effetto del coronavirus che sta riducendo la capacità di spesa delle famiglie. Il fatturato della campagna drupacee dovrebbe essere più o meno allineato a quello dell’estate 2019 - conclude Genovese - Ma ad essere nettamente inferiori, quest’anno, saranno i costi di produzione, manodopera in primis”.



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