La grandine devasta le mele della Val di Sole

Codipra: 200 ettari colpiti tra Caldes, Cavizzana e Terzolas

La grandine devasta le mele della Val di Sole
Una fortissima grandinata ha devastato i meleti della Val di Sole (Trentino) a soli tre giorni dall'inizio della piena raccolta. Un evento improvviso, verificatosi nella serata di mercoledì 16 settembre, che ha colpito circa 200 ettari di frutteti, ossia i due terzi della superfice agricola della zona. I danni maggiori si riscontrano a Caldes, Cavizzana e Terzolas, secondo le prime stime della Codipra (Consorzio difesa produttori agricoli) di Trento. 

"Allo stato attuale stimare e quantificare il danno risulta difficile e dovremmo attendere sino a che non si saranno stabilizzati gli effetti sui frutti - dice Marica Sartori, direttore del Consorzio di difesa - Dai primi rilievi effettuati si evidenziano circa 200 ettari colpiti, dove le perdite possono arrivare anche alla compromissione totale del prodotto. Purtroppo i danni si sono verificati proprio all’inizio delle attività di raccolta e questo rende ancora più complicata e tristemente desolante la situazione per i nostri agricoltori, specialmente in una annata che si prospettava particolarmente positiva per la produzione".

Nell’area interessata dalla grandine, fortunatamente, molti produttori avevano stipulato una polizza contro le avversità meteo. Dalle verifiche della Codipra risultano assicurate produzioni per quasi 5 milioni di euro nei comuni colpiti, 3 dei quali solo a Caldes. 



"Ad integrazione della polizza del singolo agricoltore è inoltre attiva, grazie al sostegno finanziario della Provincia autonoma di Trento, una copertura assicurativa abbinata ad un fondo mutualistico - aggiunge Sartori - che permette alle cooperative interessate da eventi meteo avversi di coprire parte dei costi di gestione senza richiederli agli agricoltori già colpiti da avversità. Nel momento di adesione a questi strumenti, tutti gli agricoltori preventivamente accettano la destinazione dell’indennizzo alla cooperativa”.

"Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un acuirsi degli eventi estremi e straordinari, probabilmente imputabili ad una modifica delle condizioni climatiche", evidenzia da parte sua Giorgio Gaiardelli, presidente Codipra. "A tutto questo si aggiunge anche la necessità, per noi e per le nostre cooperative, di fare i conti con nuovi fattori di rischio, dagli andamenti del mercato altalenanti, dazi, limitazioni commerciali fino alla più recente pandemia causata da Covid-19. Per tutti questi motivi diventa sempre più fondamentale tutelare la propria azienda agricola a 360 gradi, specialmente in questo momento dove l’attenzione verso gli strumenti di gestione del rischio da parte della Comunità Europea è massima con un supporto finanziario straordinario (contribuzione al 70%). Diventa quindi imprescindibile ed una opportunità per l’impresa agricola - continua il presidente - adottare tutte le strategie possibili per difendere il proprio reddito attraverso gli strumenti che gli agricoltori hanno a disposizione. Strumenti che permettono una copertura totale dai rischi climatici e di mercato e che vanno dalla classica polizza avversità, sino agli innovativi e complementari Fondi di mutualità e per la stabilizzazione del reddito (Ist)".

Codipra nel 2019 è stato tra i primi Consorzi di difesa in Italia ad attivare un fondo Ist per il settore melicolo, uno per il settore bovino da latte e uno per tutelare le produzioni contro i danni delle fitopatie come la cimice asiatica. Fondi che hanno sviluppato nel solo primo di attività una dotazione di quasi 9 milioni di euro, dei quali oltre 7 milioni di contributi comunitari.

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