Mango, la Sicilia avanza nel segno del ready-to-eat

Azienda Bianco (brand PapaMango): grande soddisfazione per l'andamento della campagna

Mango, la Sicilia avanza nel segno del ready-to-eat
Il mango siciliano PapaMango negli ultimi mesi ha conquistato con la sua qualità i Mercati all'ingrosso ma anche tantissime pasticcierie e gelaterie di tutto lo Stivale. Un successo vero e proprio per l'Azienda agricola Bianco di Sant'Agata di Militello (Messina) specializzata nella frutta tropicale. 

"Ad oggi coltiviamo circa tre ettari a mango, il re dei frutti tropicali, e un altro ettaro ad avocado, per un totale di 3.100 alberi di cui 2.500 manghi", dice a Italiafruit News il titolare dell'azienda, Vincenzo Amata. Che aggiunge: "I nostri mangheti sono entrati in produzione da circa 4 anni. E ogni anno che passa innestiamo nuove piante per rispondere alla crescente richiesta del mercato italiano. Nel 2020, per esempio, abbiamo piantato circa 450 piante di varietà tardive Irwin e Sensation, che ci consentiranno in futuro di allungare la stagione commerciale del mango siciliano ready-to-eat fino a novembre, condizioni climatiche permettendo".


Vincenzo Amata

Per questa stagione, l'azienda ha presentato la novità del packaging in cartone, in sostituzione del polistirene espanso, che è stato ampiamente apprezzato dalla clientela. "Abbiamo trovato anche la forza di costruire un magazzino per la lavorazione, il confezionamento e lo stoccaggio del prodotto. Inoltre, sempre quest'anno, abbiamo ottenuto la certificazione Global Gap", sottolinea l'imprenditore.

"Siamo entusiasti del fatto che diverse decine di consumatori ci abbiano scritto e chiamato da tutta Italia per complimentarsi del nostro prodotto. Col passare degli anni gli italiani stanno prendendo sempre più coscienza che la Sicilia può dare manghi eccezionali sotto ogni punto di vista (colore, sapore, profumo, benefici nutraceutici) durante i mesi estivi ed autunnali. Quest'estate c'è addirittura chi è venuto a trovarci nella nostra Mango House, struttura per trascorrere le vacanze immersa tra i mangheti".



"Ogni varietà ha una sua particolarità. C'è quella dolce, quella dolcissima e quella più speziata, come Maya, con il suo gusto stregante che rimane al palato per diverse ore. La Glenn spicca invece per la sua delicatezza: quando la si sbuccia, sembra quasi una pesca. Dietro a ogni mango c'è comunque un affascinante mondo tutto da scoprire".

"Per fortuna, anche questa annata che si avvia verso la conclusione è stata soddisfacente dal punto di vista meteorologico - conclude Amata - Il clima incide per almeno un buon 70% sulle performance produttive. Il resto lo fanno le buone pratiche colturali ed il rispetto del giusto grado brix in fase di raccolta. Finora non abbiamo avuto nemmeno una contestazione da parte della nostra clientela. Oltre ai grossisti abbiamo servito una trentina di pasticcierie e gelaterie, tra cui le famose realtà Leoni di Cesena (Forlì-Cesena) e Sapore di Sale di Capo d'Orlando (Messina). Tutti i sacrifici fatti nell'ultimo anno sono stati quindi pienamente ripagati".

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