Uif: IV gamma in linea con gli obiettivi di sostenibilità Ue

Uif: IV gamma in linea con gli obiettivi di sostenibilità Ue
La crisi ambientale legata ai cambiamenti climatici e la recente pandemia di Covid-19 hanno reso ancora più evidenti le forti interrelazioni tra la nostra salute, gli ecosistemi, le catene di approvvigionamento, i modelli di consumo e i limiti del pianeta. Esiste, infatti, un legame inscindibile tra persone sane, società sane e un pianeta sano: è quindi fondamentale l’esistenza di un sistema agroalimentare solido e resiliente, che funzioni in qualsiasi circostanza e assicuri ai cittadini un approvvigionamento sufficiente di alimenti a prezzi accessibili.

Green New Deal e Farm to Fork: la IV gamma fa la sua parte 
La strategia “Dal produttore al consumatore” (Farm to Fork) elaborata dall’UE nell’ambito del Green New Deal è il piano decennale messo a punto per guidare la transizione verso un sistema agroalimentare sostenibile, sano ed equo. Le imprese del settore della IV Gamma, rappresentate da Unione italiana food IV Gamma, fanno la loro parte e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della strategia F2F. I prodotti di IV Gamma-  frutta e verdura freschi, lavati, confezionati e pronti al consumo -, infatti, non solo contribuiscono alla nostra salute incentivando il consumo di frutta e verdura nella nostra dieta quotidiana, grazie all’alto contenuto di servizio in essi contenuto, ma rappresentano anche una scelta altamente sostenibile da un punto di vista ambientale e già in linea con gli impegni del Green New Deal europeo e con la strategia Farm to Fork. Ecco come:

1. Garantire la sostenibilità della produzione alimentare.
I prodotti di IV gamma, trattandosi di prodotti vegetali, sono già per loro natura tra le produzioni meno impattanti e più sostenibili all’interno del panorama alimentare. Inoltre, buona parte delle insalate destinate alla IV gamma delle aziende associate a Uif sono di origine italiana, con una filiera “corta”.

2. Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare.
La qualità e la sicurezza dal punto di vista igienico degli ortofrutticoli di IV gamma vengono assicurati attraverso un lavaggio e un’asciugatura accurati. I tempi che intercorrono tra la raccolta, la lavorazione e la vendita sono molto brevi affinché venga garantita la freschezza del prodotto. Le aziende di IV Gamma associate a Uif, con l’obiettivo di certificare e garantire la sicurezza alimentare, ogni anno effettuano su tutta la filiera produttiva migliaia di controlli a cui si aggiungono le molteplici e continue verifiche ufficiali da parte degli enti preposti: il quadro complessivo che ne risulta è di un prodotto sicuro. L’Italia a livello europeo rappresenta una delle eccellenze sul mercato internazionale, eccellenza riconosciuta e dimostrata dal quantitativo di prodotti venduti in Italia ed esportati.

3. Promuovere un consumo alimentare sostenibile e agevolare il passaggio a regimi alimentari sani e sostenibili.
Per ridurre l’impatto globale del sistema agroalimentare è necessaria una transizione verso un regime alimentare basato maggiormente sui vegetali, che comprenda meno carni e derivati e più frutta e verdura. Una dieta di questo tipo, oltre a essere più sostenibile, è anche più sana e contribuisce alla riduzione dei tassi di sovrappeso e obesità e alle malattie ad essi legate. La IV gamma, rendendo facilmente accessibili al consumatore prodotti vegetali, (frutta e verdura fresca e pronta al consumo) contribuisce in maniera sostanziale a questo cambiamento.
Inoltre, dal punto di vista nutrizionale, gli ortaggi di IV gamma sono assolutamente equiparabili a quelli di I gamma (ortofrutta fresca tradizionale). Considerando l'importanza delle verdure in una dieta sana ed equilibrata, la disponibilità di vegetali freschi pronti al consumo ne facilita l'impiego nella dieta di un numero crescente di persone che, per vari motivi, ne farebbero a meno se dovessero prepararseli acquistando ortaggi di I gamma. Oggi l’80% delle famiglie italiane fa uso dei prodotti di IV gamma.

4. Ridurre le perdite e gli sprechi alimentari
L’attenzione verso una sempre maggiore sostenibilità dei processi produttivi viaggia su due direttrici: da un lato l’attenzione all’eliminazione dello spreco, dall’altro la riduzione dei consumi idrici e energetici. Il prodotto di IV gamma, essendo già mondato, lavato e porzionato è a “scarto zero”, in quanto il contenuto della confezione è disponibile per il consumo nella sua interezza, senza scarto. Gli scarti di produzione, inoltre, vengono riutilizzati al 100%, prevalentemente per l’alimentazione animale, in un’ottica perfettamente circolare, senza quindi essere buttati come avviene invece nel caso della pulizia domestica dei prodotti di I gamma. Grazie ai molteplici formati e grammature, esistono porzioni adatte a diversi consumatori (dai single alle famiglie) per ridurre al minimo lo spreco di prodotto a casa. Dal punto di vista dei consumi le aziende investono continuamente in innovazione tecnologica volta ad efficientare i processi produttivi riducendo continuamente il fabbisogno di acqua ed energia. In ogni caso il processo aziendale è notevolmente più efficiente di quello domestico; ad esempio, il procedimento di lavaggio industriale consuma circa il 90% di acqua in meno rispetto a quello domestico, a parità di prodotto.

Uif IV gamma ribadisce il proprio impegno nel continuare a perseguire gli obiettivi di sostenibilità, salute e sicurezza che hanno portato le imprese associate ad imboccare già autonomamente negli anni passati il percorso indicato ora dall’Ue con la strategia Farm to Fork, convinta che un cambiamento più strutturale in questo senso di tutta la filiera agroalimentare sia da accogliere con grande soddisfazione.

Fonte: Ufficio stampa Unione italiana food