Con Unitec kiwi di qualità coerente

Le tecnologie di Lugo per evitare la delusione dei consumatori

Con Unitec kiwi di qualità coerente
"E' duro come un sasso". Secondo un vecchio adagio, i bambini sono la bocca della verità e nella prima puntata di Frutta in Famiglia dedicata al kiwi (clicca qui rivedere il video), la piccola Anna ha descritto alla perfezione il frutto che il papà faceva fatica a tagliare in due. La clip del nuovo format ideato da Agroter per Unitec ha riscosso un grande interesse da parte dei lettori di Italiafruit News, forse perché per la prima volta mette in primo piano - senza filtri - il punto di vista del consumatore, quello più intimo e sincero: ci dice chiaro e tondo ciò che il cliente finale pensa tra le mura di casa. E da questa angolazione emergono gli effetti del consumo di prodotti ortofrutticoli non coerenti rispetto alle aspettative di chi li compra. Inoltre, ci induce a ragionare su quella che è la vera chiave di volta per migliorare il posizionamento della filiera ortofrutticola, ovvero una qualità in linea con le aspettative di chi acquista e consuma, che non è necessariamente l’eccellenza.

Infatti, la crisi economica legata alla pandemia induce ancor più il sistema distributivo a cogliere le legittime esigenze di convenienza da parte dei consumatori italiani; ma se questa strada ha il pregio di mettere a disposizione prodotti a prezzi bassi, democratizzando l'offerta ortofrutticola, dall'altra - se seguita tout court - ha il grande difetto di non contribuire ad elevare la qualità dell'offerta stessa che, come testimonia la clip, è per molti versi carente. E, come abbiamo visto per il kiwi, se la qualità non è adeguata rispetto alle aspettative e il cliente è insoddisfatto si crea un effetto boomerang sui consumi, che si deprimono ancor di più, per cui non si raggiunge l’obiettivo. La disaffezione verso il prodotto per questo motivo, per l'irritazione che genera un frutto non consono alle aspettative, è pericolosa non solo per chi vende quel prodotto, ma anche per gli altri competitor, soprattutto quando manca l’identificazione dei prodotti tramite marche, poiché porta a fare di ogni erba un fascio.

E' vero che la qualità spesso è dettata dalla natura e che varia nello spazio e nel tempo; ma da un po' di anni a questa parte le aziende ortofrutticole hanno l'opportunità di dividere i prodotti sulla base dei desiderata dei clienti, utilizzando strumenti tecnologici di selezione non distruttiva dei frutti che permettono di identificare quei segmenti dove - in un range di attributi tecnici (grado zuccherino, durezza, colore, ecc.) - la qualità percepita dal cliente non si modifica in modo sostanziale e non interviene l'odioso fenomeno della delusione.

Ma c'è tecnologia e tecnologia. Capacità, competenza ed esperienza possono fare davvero la differenza. Nel caso del kiwi, ad esempio, Unitec è l'azienda che fra le prime al mondo ha studiato e applicato tecnologie non distruttive sui frutti e in questo momento vanta una leadership  a livello globale per i risultati generati con queste sue tecnologie.
Nella lavorazione del kiwi è presente in 12 Paesi con oltre 300 linee di lavorazione installate e grazie all'esperienza maturata, oggi, con l’evoluzione del suoi brevetti Kiwi Vision 3 e UNIQ Kiwi, offre la possibilità a tutti i produttori, di piccole e grandi dimensioni, di selezionare/classificare la qualità dei loro kiwi in magazzino in modo tale da non creare delusioni ai consumatori finali.

Infatti, accanto ai parametri di qualità esterna - come colore, forma, difetti estetici, ecc. - è oggi in grado di selezionare/classificare con UNIQ Kiwi internamente i frutti, in modo non distruttivo, prendendo in considerazione quei parametri che più influenzano la prestazione del frutto a casa del consumatore. Cioè quelle caratteristiche che partono dalla durezza, per arrivare alla sostanza secca, al grado zuccherino, fino al colore della polpa e ai difetti interni tipici del sovramaturo, che sono gli aspetti che possono invalidare l'esperienza di consumo.
A questi primati tecnologici - che sono frutto di uno dei punti distintivi di Unitec, vale a dire la produzione interna di tutta la componentistica, sia meccanica che elettronica - si aggiunge il fatto che, pur con una dimensione industriale, l'azienda romagnola opera ancora con un approccio tailor made, cioè integra l'esperienza e le conoscenze acquisite in tanti anni di lavoro con le esigenze specifiche di ogni cliente, in modo che ogni impianto sia costruito su misura in funzione delle reali necessità dell'utilizzatore. Così "we work for your results", il payoff dell'impresa, diventa la vera e propria missione del gruppo di Lugo.

Copyright 2020 Italiafruit News