«Frutta secca, una crescita mossa da tendenze salutistiche»

L'azienda trentina Abbasciano individua i fattori di sviluppo del settore e annuncia un rebranding

«Frutta secca, una crescita mossa da tendenze salutistiche»
La crescita del settore frutta secca in questi ultimi anni è sotto gli occhi di tutti. A spingere la domanda di questi prodotti sono le sempre più radicate tendenze salutistiche dei consumatori. Ne è convinto Matteo Abbasciano, commerciale dell’azienda Abbasciano Frutta Secca di Gardolo (Trento).

“I consumatori sono sempre più orientati verso i prodotti di qualità e dalle caratteristiche salutistiche, proprio come la nostra frutta secca – spiega Abbasciano ad Italiafruit News – e in generale preferiscono i prodotti già sgusciati perché più comodi rispetto agli altri”.
E aggiunge: “Un po’ diversa la tendenza all’acquisto durante i mesi del lockdown, quando i consumatori hanno preferito i prodotti utilizzabili per la preparazione domestica dei dolci, quindi mandorle, noci e nocciole. Altri prodotti, come la frutta tropicale essiccata, hanno invece subito un calo perché erano consumati principalmente in ufficio: con l’arrivo dello smart working in molti hanno abbandonato questa abitudine”.


Tra i prodotti più innovativi dell’impresa ci sono le Banana chips, ovvero gustose banane a fette aromatizzate al miele. “Nonostante differisca molto dalla frutta secca tradizionale, questo prodotto non ha subito cali durante il lockdown perché viene spesso integrato alla preparazione di dolci e torte” sottolineano dalla realtà trentina.


Lo stabilimento di Abbasciano Frutta Secca a Gardolo (Trento)

L’azienda conta su un’ampia gamma di fornitori storici provenienti da tutto il mondo. Sono a provenienza italiana le nocciole, che arrivano da Campania, Lazio e Piemonte; le noci venete e lombarde; mentre le mandorle sono raccolte in Sicilia e Puglia. Per gli altri prodotti, Abbasciano si affida a fornitori da Tunisia, Turchia, Indonesia, Filippine, Grecia, Cile e Stati Uniti.
“Oltre ai controlli imposti alle frontiere, abbiamo adottato ulteriori richieste qualitative – commenta il commerciale – relative a selezione, varietà e calibri. Negli ultimi tempi i ritmi di importazione sono un po’ rallentati perché le fabbriche lavorano a personale ridotto e, da parte nostra, ci siamo organizzati per massimizzare il più possibile il lavoro”.

Una volta consegnati allo stabilimento aziendale, i prodotti subiscono tutti i processi necessari al confezionamento. “Ci occupiamo della tostatura settimanale delle arachidi – specifica Abbasciano - oltre che della creazione dei mix tramite appositi macchinari e di un’attentissima selezione finale, volta ad eliminare qualsiasi corpo estraneo”.


Mix sgusciato di mandorle, nocciole, anacardi, uva cilena

Le confezioni di Abbasciano sono in materiale plastico interamente riciclabile (polipropilene), scelto per garantire la massima fragranza e creare una barriera all’ossigeno e all’umidità. Come impegno per la salvaguardia dell’ambiente, da qualche anno l’azienda ha ridotto lo spessore di tutte le sue confezioni.
A livello distributivo, i prodotti arrivano alla Gdo, ai grossisti e ai canali Horeca principalmente del nord Italia ma anche alle altre regioni e all’estero.

L’impresa è pronta per lanciare il suo progetto di rebranding che, entro il mese di marzo, vedrà la luce delle nuove confezioni. “Abbiamo lavorato a lungo per realizzare packaging dai colori e forme nuove, in grado di attrarre l’attenzione del consumatore moderno – concludono dall'azienda – siamo inoltre sempre alla ricerca di nuovi prodotti, ricchi dal punto di vista salutistico, come quelli a bassissimo contenuto di sale. Eravamo già partiti con tre progetti ma in primavera ci siamo dovuti fermare a causa del lockdown che non ci permetteva di fare sufficiente ricerca. Adesso abbiamo ripreso in mano i progetti e a breve saremo pronti a comunicare tutti i progressi fatti”. 

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