I Benetton investono in ortofrutta

Scommettono sul più esteso mandorleto superintensivo d'Italia

I Benetton investono in ortofrutta
La mandorlicoltura è riuscita ad attirare gli interessi dei big dell’agricoltura italiana. La società agricola Maccarese, azienda con oltre 3.200 ettari controllata dai Benetton, una delle famiglie imprenditoriali per antonomasia del nostro Paese, sta infatti creando il più esteso mandorleto d’Italia sul litorale laziale, a Fiumicino (Roma), a circa tre chilometri di distanza dal mare. Si tratta di un impianto superintensivo da 130 ettari (80 già piantati) che garantirà le prime raccolte a partire dal 2022. 

“Il nostro progetto sulla mandorla è nato nel 2019, quando a seguito di una indagine conoscitiva di mercato, utile a comprendere le possibili aree di sviluppo della nostra azienda, abbiamo scelto di puntare su questo prodotto”, spiega a Italiafruit News Claudio Destro, amministratore delegato della società agricola Maccarese, presieduta da Andrea Benetton.


Mandorleto con sistema di allevamento superintensivo a Fiumicino

“Tra le varie colture esaminate, la nostra scelta è caduta sulla mandorla - prosegue l’ad - perché è un frutto con cui l'Italia copre quasi l’intero fabbisogno di consumo attraverso l'importazione dall’estero. Questa produzione, poi, non necessita di essere venduta immediatamente e allo stesso tempo, dal punto di vista pedoclimatico, ritenevamo che potesse adattarsi bene al nostro areale laziale. D’altra parte, nel periodo a cavallo tra le due Guerre Mondiali (dal 1920 al 1940), l’Italia era il primo produttore mondiale di mandorle”.

“Volevamo fare qualcosa di innovativo e all’avanguardia. Così nel 2019, tramite un consulente, abbiamo deciso di piantare i primi 40 ettari di mandorleto con sistema di allevamento superintensivo (2.200 piante per ettaro), provando cinque diverse varietà di Agromillora, azienda spagnola di Barcellona. Dopo questo primo test, abbiamo visto che la cultivar più performante, quindi in grado di rispondere meglio ai ritorni di freddo, era Avijor. Ci siamo così concentrati su questa varietà, che presenta una fioritura tardiva, realizzando altri 40 ettari nell’ottobre del 2020”.


Impianto realizzato nel 2020 

Mettendo a regime 80 ettari di nuovi mandorleti in due anni, la società Maccarese ha dunque diversificato la propria attività, fino ad oggi concentrata sulla produzione di latte (“soddisfiamo il 15% della domanda quotidiana di latte dei romani”, dice l’ad), seminativi, foraggi e ortaggi. Ma non finisce qui. Nei prossimi anni, in base al piano di sviluppo deliberato dal Consiglio di amministrazione, saranno piantati altri 50 ettari in modo da arrivare all'obiettivo di circa 130 ettari

“Il primo impianto, realizzato nel 2019, entrerà in produzione l'anno prossimo - evidenzia Destro - Il sistema di allevamento superintensivo raggiunge il 70% del potenziale produttivo già dopo tre anni dalla piantumazione ed il 100% dopo cinque. Nel 2020 vedremo i primi risultati agronomici, poi valuteremo il futuro. Non è escluso che la coltura del mandorlo possa essere estesa oltre i 130 ettari - conclude - La nostra intenzione è comunque quella di realizzare anche l’essiccatoio e un impianto di trasformazione, in modo da offrire 2.300 quintali l'anno di mandorla già sgusciate”.


Vista area dei mandorleti nella tenuta dell'azienda

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