Azoto, la concimazione diventa efficiente e sostenibile

Produttività e basso impatto ambientale con i concimi Agromaster di ICL

Azoto, la concimazione diventa efficiente e sostenibile
Riuscire a mantenere un’elevata efficacia nell’assimilazione dell’azoto da parte delle coltivazioni agricole è una problematica molto comune fra i produttori italiani. In particolare negli ultimi anni il cambiamento climatico, caratterizzato da frequenti sbalzi di temperatura e precipitazioni sempre più violente, ha aggravato tutti quei fenomeni che concorrono alla dispersione dell’azoto nell’ambiente: denitrificazione del suolo, volatilizzazione, dilavamento superficiale e lisciviazione. 

Per risolvere questo problema, ICL, azienda leader nella produzione di concimi, ha ideato Agromaster, una gamma di concimi a cessione controllata in grado di tenere sotto controllo anche le situazioni più impegnative. Questo è reso possibile dalla avanzata tecnologia di cessione denominata E-Max - un rivestimento polimerico che migliora l’efficacia di utilizzo delle sostanze nutritive - che è in grado di regolare la cessione delle sostante nutritive, come l’azoto, in base all’umidità e temperatura del terreno. A temperature più elevate, quindi, la cessione sarà più rapida mentre a temperature più basse, la cessione sarà più lenta, in linea con le esigenze nutrizionali della pianta.

L’inserimento di Agromaster nel piano di concimazione ha fornito eccellenti risultati tanto nelle colture orticole quanto in quelle frutticole. 



Nelle patate, per esempio, una sola applicazione azotata di Agromaster ha fornito produzioni superiori di quasi 10 punti percentuali rispetto al testimone concimato secondo la strategia classica, che contempla almeno 3-4 passaggi durante la stagione. Quindi, all’incremento produttivo si aggiunge anche il minor costo, grazie ad una diminuzione del tempo impiegato per la concimazione. Per ultimo, ma non meno importante, è la riduzione dell’impatto ambientale, grazie ad una dispersione nell’ambiente dell’azoto nettamente inferiore.   

Anche nelle colture frutticole l’applicazione di Agromaster ha portato benefici significativi con una riduzione, nei primi due anni d’impianto, fino al 50% dell’apporto di azoto, migliorando comunque la crescita dei germogli e del tronco del 6% e 24%, rispettivamente. Benefici che proseguono anche negli anni successivi, con una riduzione del 20% di azoto – applicato una sola volta durante l’anno – che ha portato ad un miglioramento dei risultati in termini di infiorescenze e di produzione finale.

Grazie a un’ampia gamma composta da oltre 20 formulati, Agromaster è in grado di coprire le esigenze nutritive di un gran numero di colture. Peraltro, ICL, è in grado di fornire formulazioni personalizzate alle esigenze del produttore garantendo una risposta anche nelle condizioni più difficili.

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