Patate, novelle italiane minacciate dall'estero

Al via le raccolte a Siracusa. Zito: «L'import da Nord Africa, Cipro e Israele genera confusione»

Patate, novelle italiane minacciate dall'estero
Anche per le patate Novelle di Siracusa insorge il problema dell’importazione. Pochi produttori del territorio siciliano hanno cominciato da qualche giorno a raccogliere le prime quantità di Novelle italiane, della varietà Arizona. Malgrado i volumi siano irrisori, le aziende agricole che stanno vendendo il tubero nei Mercati all’ingrosso italiani (ma anche esteri) notano già ora una forte confusione per via della concorrenza estera.

“Fermo restando che le quantità significative ci saranno da fine marzo in avanti, il contesto commerciale di oggi non è incoraggiante a causa della combinazione tra l'importazione spinta da Nord Africa, Cipro, Israele e le ripercussioni del Covid-19 sull’economia e soprattutto sull’Horeca, un canale che ha sempre premiato la nostre Novelle di alta qualità”, afferma a Italiafruit News Tonino Zito, responsabile commerciale della società agricola Zito & Co di Siracusa.


Prime raccolte di patate Novelle a Siracusa 

“Agli operatori italiani del settore ortofrutticolo stanno arrivando offerte continue per comprare le patate estere che, bisogna ricordarlo, non sono Novelle ma bistestili. Le proposte che sono state spedite alla nostra azienda, per esempio, parlano di 0,33-0,34 euro il chilo, prezzo reso al porto di Salerno, per il prodotto dell’Egitto. L’offerta di Cipro viaggia sui 0,45 euro il chilo, mentre la merce israeliana è proposta a 0,5 euro al porto di Ravenna, senza considerare lo sdoganamento”.

I produttori del Siracusano non possono certo abbassarsi a questi prezzi (“solo per portare a produzione gli appezzamenti sosteniamo costi altissimi, che si aggirano sui 0,4-0,5 euro il chilo e oltre, comprendendo anche la raccolta manuale”, dice Zito) e temono quindi ripercussioni sulla svalutazione del loro prodotto nel corso dei tre mesi di campagna delle Novelle. Anche perché il mercato delle patate, in generale, non si è dimostrato particolarmente ricettivo dopo il primo lock-down terminato a maggio 2020. 



In merito alle previsioni produttive, Zito ritiene che le superfici investite a patate nel territorio di Siracusa siano scese del 10% rispetto all’anno scorso. L’inverno è stato però favorevole (assenza di gelate) e quindi le rese per ettaro dovrebbero essere buone e superiori a quelle del 2020.

“Il 90-95% della produzione siracusana riguarda tre varietà: Arizona, Soprano e Bellini. Verso fine marzo raccoglieremo volumi significativi e, in quel momento, capiremo la reale risposta del mercato”, conclude.

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