Limoni, momento difficile ma c'è ottimismo

Flettono i consumi. Lemon Group: «Ci difendiamo con la qualità»

Limoni, momento difficile ma c'è ottimismo
Il mercato del limone, come quello di altri prodotti ortofrutticoli, ha vissuto una inversione di tendenza nel passaggio tra il vecchio ed il nuovo anno. 

“Se fino al termine del 2020, l’andamento dei consumi di limoni poteva essere considerato interessante, negli ultimi due mesi e mezzo c’è stata un po’ di sofferenza. Non è colpa di nessuno, ma solo dei nuovi effetti della pandemia collegati soprattutto alle restrizioni”, sottolinea a Italiafruit News Michele Ruocco, presidente della cooperativa Lemon Group, realtà agricola e commerciale che aggrega una trentina di soci limonicoltori con 200 ettari in Calabria, Sicilia e nella Costiera Amalfitana.

“Nella testa dei consumatori di tutta Europa, e in generale nel mondo, oggi prevale l’incertezza. La quale, in automatico, va a ripercuotersi anche sul comparto dell’ortofrutta. Per noi aziende è impossibile fare previsioni riguardo al futuro. Sicuramente, per quanto ci riguarda, l’ottimismo non manca e confidiamo che, con la vaccinazione di massa, il consumatore europeo possa tornare alla normalità e riprendere una certa sicurezza negli acquisti”.



Negli anni, la cooperativa Lemon Group si è specializzata sul segmento premium, che oggi rappresenta circa il 70% della propria produzione commercializzata. “Siamo forti specialmente nella lavorazione del limone con foglia senza residui di agrofarmaci sulla buccia, che risulta quindi edibile - racconta Ruocco - Questa produzione premium si sta difendendo bene sul mercato: nonostante il momento difficile, siamo comunque contenti e soddisfatti per le richieste regolari che riceviamo”.

Ad inizio aprile, intanto, è attesa l’entrata in produzione delle limonaie della Costiera Amalfitana. “Dal punto di vista produttivo, le piante dovrebbero garantire quantità nella norma rispetto ai dati storici”, prosegue il presidente della cooperativa.

Che conclude: “I nostri soci, in tutte le zone del Sud Italia in cui operiamo, seguono linee varietali e colturali ben precise con l’obiettivo di mantenere sempre alto il livello qualitativo dei frutti (bellezza, aroma, concentrazione di oli essenziali, ecc.). La strategia della qualità, che negli ultimi anni si è dimostrata vincente, ci sta consentendo di difenderci in un periodo turbolento come quello attuale, condizionato dalle restrizioni dell’Horeca”.



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