Kiwi, in Calabria ci sono danni da gelo

Primi rilievi nella media valle del Crati. Condifesa: problemi ai germogli delle piante maschili

Kiwi, in Calabria ci sono danni da gelo
L’abbassamento termico delle scorse settimane ha creato problemi all’agricoltura perfino in Calabria, dove ad essere colpiti sono stati gli impianti di kiwi della media valle del Crati. Un areale che, negli ultimi cinque anni, ha visto l’introduzione di circa 150 ettari di actinidieti, tutti sotto rete.

“La maggiore parte dei danni ad oggi visibili riguarda i germogli di piante maschio, utili per l’impollinazione”, spiega a Italiafruit News Paolo Sessa, direttore di Condifesa Calabria in seguito alle prime perizie svolte nei territori di Luzzi, Bisignano, Tarsia e Santa Sofia d'Epiro, in provincia di Cosenza. Qui “nelle giornate del 18 e 19 marzo scorsi, la temperatura notturna è scesa sottozero toccando punte negative di meno 3 gradi centigradi in alcune zone”.



La media valle del Crati è un areale che si concentra perlopiù sulla coltivazione di ortaggi e di kiwi a polpa gialla e rossa. Non è dunque una zona vocata alla produzione di pesche, nettarine e albicocche come la Piana di Sibari, dove la temperatura minima non è mai scesa sotto lo zero termico.

“Nelle aree di coltivazione delle drupacee della Calabria non ci sono stati segnalati danni da freddo. C’è da dire, però, che alcuni produttori stanno iniziando a vedere cascole precoci di mancata allegagione. Una situazione che dovremo verificare nei prossimi giorni e che potrebbe essere dovuta al mix tra basse temperature, pioggia persistente ed assenza di ventilazione”.



Attualmente, Condifesa Calabria assicura un valore annuo di circa 20 milioni di euro di produzioni vegetali, coltivate su quasi 4.000 ettari in tutta la Regione. “Siamo partiti da zero nel 2011 e siamo arrivati a 25 milioni di euro del 2020, comprendendo anche la zootecnia - sottolinea Sessa - Col tempo stiamo aumentando non solo i valori assicurati, ma anche le colture assicurabili: per quest’anno, ad esempio, abbiamo già protetto 1.500 ettari di olive, un prodotto molto diffuso a livello regionale che, fino a qualche anno fa, non era assicurabile. Assieme alle compagnie abbiamo creato condizioni ad hoc per gli olivicoltori e, a partire da quest’anno, saremo impegnati nella sperimentazione di nuove polizze parametriche per la mosca olearia”.

“Oggi i produttori calabresi di agrumi e frutta si assicurano soprattutto contro i rischi di grandine, vento ed eccesso di pioggia. Le aziende orticole rivolgono attenzione sempre a grandine ed eccesso di pioggia, ma anche al colpo di sole”, conclude il direttore.

Nelle foto: i primi rilievi in campo di Condifesa Calabria

Copyright 2021 Italiafruit News