Piccoli frutti, grandi opportunità di crescita

Piccoli frutti, grandi opportunità di crescita
In Italia li chiamiamo piccoli frutti o frutti di bosco e la categoria comprende quell’insieme di frutti caratterizzata dalla piccola dimensione e dal colore rosso o violaceo che fanno parte di specie botaniche molto diverse tra loro. Tra i piccoli frutti si annoverano i lamponi e le more, il mirtillo, il ribes, l’uva spina, le fragole e fragoline di bosco. Un insieme variegato di specie e di cultivar caratterizzato da un comune denominatore: la connotazione riconosciuta di salubrità e facilità di consumo.

Sono unanimemente considerati superfood per le loro caratteristiche nutrizionali e, alcuni li definiscono longevity food. I frutti da mangiare per mantenersi in forma nel tempo. Con queste caratteristiche, perfettamente in linea con gli attuali driver globali di acquisto, i piccoli frutti rappresentano una prospettiva importante per i produttori italiani associati in Aop Gruppo Vi.Va  che sostengono il Progetto europeo Fruvenh, al secondo anno di attività. Progetto che si pone l’obiettivo di promuovere il consumo di prodotti ad alto contenuto salutistico come i piccoli frutti.

Le aziende coinvolte nella produzione sono Apofruit e Coop Sole e i territori interessati alla coltivazione sono Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e Campania. Si parla di 55 ettari coltivati con un incremento costante negli ultimi cinque anni. La progressione in termini di superfici va di pari passo con l’aumento della domanda grazie soprattutto alla modalità con cui vengono confezionati e posti sul mercato. Si tratta infatti delle Chicche di Natura, i mix di piccoli frutti e fragole pronte all’uso e da gustare ovunque, sempre a portata di mano per una pausa di benessere e bontà.


Le Chicche di Natura sono confezionate in bicchieri da 80 grammi ma anche in cestini di diversa grammatura per assecondare i consumatori più esigenti. Le più recenti tendenze d’acquisto evidenziano infatti l’esigenza da parte del consumatore di confezioni differenziate, anche di dimensioni sufficienti per un acquisto settimanale (confezioni da 500 grammi) e la richiesta di una self life sempre più lunga dei frutti. 

In Italia la crescita annuale della categoria dei piccoli frutti si stima intorno al 15-20% annuo di incremento in volume, ma i consumi sono molto inferiori rispetto ai trend dei Paesi nord europei che oggi si attestano sui 200/300 grammi solo di mirtilli all’anno, con la previsione degli analisti economici di raggiungere gli 860 grammi pro-capite nel 2026.

A dare un impulso fondamentale alla crescita dei consumi di piccoli frutti è l’offerta biologica. Negli Usa, nel 2020, in piena pandemia, l’incremento di consumo dei berry bio è stato del 30% in più rispetto al prodotto convenzionale. Anche su questo fronte Aop Gruppo Vi.VA offre una risposta concreta con i mirtilli a marchio Almaverde Bio anch’essi presenti nel progetto Fruvenh e in continua crescita in termini di volumi. I mirtilli Almaverde Bio uniscono al valore del biologico l’italianità del prodotto, coltivato dai partner Almaverde Bio in Piemonte e in  Lombardia.

Fruit & Veg: Natural Health! è un progetto europeo promosso e sviluppato da Gruppo Vi.Va AOP, che raccoglie la partecipazione di Apofruit, Canova Codma Op, Coop Sole, La Mongolfiera, Pempacorer-Terremerse, Solarelli, Ortoromi e Op Terra di Bari.
 
Per informazioni sul progetto: https://fruvenh.it/

Fonte: Ufficio stampa Aop Gruppo Vi.VA