«Abbiamo salvato 140 tonnellate di ortofrutta dallo spreco»

L'ecommerce Babaco Market compie un anno, con ventimila consegne già eseguite

«Abbiamo salvato 140 tonnellate di ortofrutta dallo spreco»
Oltre 140 tonnellate di frutta e verdura salvate dallo spreco. E’ il traguardo raggiunto nel primo anno di attività d Babaco Market, l’ecommerce food che rimette sul mercato tutti quei prodotti ortofrutticoli freschi ma fuori dall’ordinario, ovvero con qualche difetto estetico o forme particolari.

“In questi anni mi sono accorto che diversi prodotti dei campi venivano sprecati: per questo ho creato un servizio che sia utile ai consumatori finali e, allo stesso tempo, aiuti gli agricoltori a risolvere i loro problemi di produzioni non conformi alle richieste del mercato” ha spiegato Francesco Giberti, ceo e founder di Babaco Market, intervenuto nei giorni scorsi alla conferenza stampa di presentazione delle attività dell’ecommerce.
“A oggi – spiega Francesco Giberti – gli utenti attivi al servizio sono più di 2.000 e abbiamo gestito un volume totale di oltre 20.000 consegne. Copriamo oltre 40 comuni tra Milano e hinterland, Monza, Brianza e da questo mese arriviamo anche nella provincia di Varese con Busto Arsizio e limitrofi. Cresciamo mensilmente a una media del +30% in termini di base utenti e del +54% in termini di ordini e fatturato”.

Come funziona Babaco Market? Dopo una breve selezione online, il consumatore riceve direttamente a casa le box, contenenti solo prodotti italiani e di stagione. Oltre alle singole vendite, l’ecommerce propone anche abbonamenti flessibili; tutto nell’ottica di rivalutare gli scarti e valorizzare la filiera. 
“Utilizziamo solo box plastic free – ha specificato Giberti – che arrivano a casa dei consumatori con mezzi a impatto zero”.


In apertura Francesco Giberti intervistato da Tessa Gelisio durante la conferenza

Tra gli attuali 100 produttori con cui collabora Babaco Market ci sono realtà strutturate come Agribologna (Emilia Romagna) e società agricola Copa (Lazio) ma anche piccole aziende agricole con prodotti meno convenzionali, come il rabarbaro proposto da Res Naturae (Lombardia).
Ad affiancare l’ecommerce nella sua lotta contro lo spreco c’è anche Recup, un’associazione di promozione sociale che nell’ultimo anno ha redistribuito su Milano 10 tonnellate di ortofrutta invenduta.

Ad dare una spinta al successo dell’e-commerce la forte digitalizzazione conosciuta dal nostro Paese nell’ultimo anno: “Da noi le persone erano abituate a fare la spesa al mercato – sottolinea il ceo di Babaco – ma durante il lockdown hanno avuto modo di provare i servizi digitali ritenendoli così validi da continuare ancora oggi. Oltre alla spinta dell’online, durante il lockdown si sono sviluppati anche i valori di sostenibilità ed etici: molte persone scelgono di acquistare da noi sia per comodità che per farsi promotori in prima persona di un cambiamento etico”.
Tra coloro che hanno intravisto le potenzialità di Babaco Market anche B Holding e B Heroes, che hanno selezionato l’ecommerce per il progetto “StartupPerMilano” che riunisce le startup impegnate a migliorare la vita delle persone. In questo caso il servizio creato da Giberti si è aggiudicato un premio da 100 mila euro per rappresentare “la migliore opportunità di investimento”.

Ma Babaco Market non si ferma qui: “Da settembre apriremo su Torino, Bergamo e Brescia e da gennaio 2022 arriveremo anche in Emilia Romagna – ha concluso Giberti – il nostro obiettivo è diventare un servizio presente nella maggior parte delle città del centro nord, senza escludere per il futuro anche le regioni meridionali”.

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