Prezzi da fame per gli ortaggi di Vittoria

Melanzane a 15 centesimi il chilo, pomodori a 20: «Troppa offerta»

Prezzi da fame per gli ortaggi di Vittoria
Quotazioni "da fame" per gli ortaggi al Mercato di Vittoria. "Oggi c'era talmente tanta merce da occupare persino i tetti dei box", scriveva venerdì scorso su Facebook, tra il serio e il faceto, un produttore, Marco. "Poi il giorno dopo non c'era già niente, si è svuotato tutto... Che bello per i commercianti comprare a prezzi ridicoli, mentre io ho venduto il mio Datterino a 70 centesimi il chilo, meno di una tazzina di caffè".



"In questa fase in cui c'è abbondanza di offerta in tutti i mercati e l'ortaggio "vecchio", ossia autunno-invernale, è ancora molto presente, c'è poco da stare allegri", confermava martedì a Italiafruit News il presidente dei commissionari vittoriesi Giorgio Puccia. "Si nota un accenno di ripresa con il Rosso di nuova produzione, ma comunque a livelli di prezzo sempre bassi".



Il listino del Mercato, del resto, parla chiaro: pomodoro rosso a Grappolo tra un minimo di 20 centesimi il chilo e un massimo di 80, Ciliegino tra 25 centesimi e 1 euro, Datterino tra 55 e 80 centesimi, Pixel tra 40 e 1,19 euro, Camone a 80 centesimi, Ovetto Verde tra 60 e 70 centesimi; melanzana violetta tra 15 e 50 centesimi, tonda tra 25 e 50 centesimi; peperone sia rosso che giallo tra 30 centesimi e un euro; zucchina verde scura tra 45 e 50 centesimi. Non va molto meglio al melone, in un range tra 30 e 50 centesimi per il retato, 40-60 centesimi per il Mundial, 30-35 centesimi per Proteo; le angurie mini sono quotate 30 centesimi il chilo.



Scorrendo i "mercuriali" delle settimane scorse, emerge come i prezzi fossero leggermente più alti, ma nemmeno tanto: "Sono ormai mesi che i prezzi della merce, soprattutto quella rossa, sono al di sotto della media a causa di un eccesso di offerta - afferma Puccia - Una questione che sta ormai diventando annosa, complice la crescente concorrenza esercitata dai Paesi del Nord Africa, oltre che dalla Spagna".

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