Mele, i giovani valdostani pronti a investire nel territorio

Quest'anno la coop. Cofruits ha visto aumentare di tre ettari i terreni destinati alla melicoltura

Mele, i giovani valdostani pronti a investire nel territorio
Specializzata nei prodotti valdostani come mele, patate, fragole, miele, vino e tanto altro, la cooperativa Cofruits ha attirato le attenzioni dei più giovani, che hanno deciso di investire nella melicoltura.
In particolare, sono tre gli ettari coltivati a mele che si sono aggiunti quest’anno alle superfici della cooperativa, formata da 80 produttori di mele e da altri 120 soci produttori.

“E’ bello vedere come i giovani siano tornati a lavorare sul nostro territorio, erano anni che non si vedeva più nessuno disposto a mettere a dimora i frutteti – spiega a Italiafruit News Renzo Bionaz, presidente della cooperativa – anche perché la vendita in loco dei nostri prodotti tipici valdostani ci sta dando parecchie soddisfazioni e riusciamo a remunerare bene i nostri produttori”.



Gli appezzamenti di terreno sono limitati dato che viene praticata un’agricoltura di montagna e non intensiva: gli ettari coltivati a mele sono circa 50 per una produzione media annuale di 15mila quintali. 
“Produciamo principalmente Renetta del Canada e Delizia, oltre alla Gala – continua Bionaz – ma i nostri volumi sono bassi rispetto ad altre aziende agricole. Continuiamo a produrre con le tecniche tradizionali che prevedono un’agricoltura integrata e poco utilizzo di insetticidi e fungicidi grazie ai nostri terreni molto secchi: faremo in tutto cinque trattamenti all’anno  e i nostri prodotti possono essere considerati quasi a residuo zero. Solo i produttori più giovani sono aperti alle nuove tecniche di coltivazione e hanno delle produzioni leggermente più intensive “.



Una volta conferite le mele, è la cooperativa ad occuparsi della selezione, lavaggio e confezionatura. “Utilizziamo solo padelle in cartone o gabbie di legno all’insegna della sostenibilità – specificano dalla cooperativa – e allo stesso modo delle mele non buttiamo via niente: tramite un laboratorio esterno, produciamo succhi di frutta senza aggiunta di additivi e mele essiccate”.
I prodotti sono commercializzati tutti a marchio Cofruits e sono distribuiti in parte nello spaccio della cooperativa oppure raggiungono i mercati all’ingrosso di Torino, Milano, Roma, Genova e qualcosa anche all’estero come in Egitto.


“Per le mele facciamo un 30% di vendita diretta, un 20% di vendite in Valle d’Aosta e la parte restante la inviamo ai mercati – specifica Bionaz – ci affidiamo solo al nostro prodotto e quando finisce ci fermiamo. Ora per esempio siamo fermi in attesa dell’inizio della stagione delle Gala, che partirà a metà agosto”.
E aggiunge: “Il valore del nostro territorio rimane alto in ogni prodotto: per questo ci stiamo preparando per avviare l’iter di riconoscimento Igp per i prodotti valdostani per mele e miele”.



Oltre alle mele, la cooperativa produce e commercializza anche le patate di montagna, ritenuto un prodotto di nicchia dalle alte capacità organolettiche.
“Coltiviamo le nostre patate nei terreni dai 1500 metri in su e non utilizziamo né fitofarmaci né irrigazione – sottolinea il presidente della cooperativa – è grazie ai nostri terreni se questi tuberi assumono un sapore dolce e hanno un basso contenuto di acqua, caratteristiche per cui sono molto apprezzate sui mercati e con cui spuntano prezzi alti”.



Oltre alle patate di alta montagna, la cooperativa acquista gli altri tuberi al di fuori della Valle d’Aosta per una produzione totale di 500 quintali all’anno.
Le patate sono commercializzate per metà allo spaccio della cooperativa e la restante parte finisce nei punti vendita della Gdo della Valle d’Aosta. “E’ sempre più alta la ricerca dei prodotti locali nelle grandi catene della distribuzione, ci fa molto piacere perché riusciamo a valorizzare sia il lavoro dei nostri produttori che il nostro territorio” conclude Bionaz.

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