Green pass da subito al ristorante, cosa può cambiare

Fipe: scelta discriminante. Di Pisa (Fedagromercati): obbligo per tutti o nessuno

Green pass da subito al ristorante, cosa può cambiare
Settimana decisiva per l’estensione del green pass, un nodo che il governo Draghi dovrà sciogliere in queste ore. All’interno della maggioranza si sta discutendo animatamente sulla soluzione di rendere obbligatorio da subito il certificato verde nei ristoranti al chiuso, già a partire dal prossimo 26 luglio. Per entrare, in base alle prime indiscrezioni, potrebbe bastare una sola dose di vaccino. Per il mese di settembre, poi, il provvedimento dovrebbe essere esteso anche a mezzi pubblici, eventi sportivi e discoteche. Una decisione in merito è attesa per questa settimana.

La Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, è sul piede di guerra: “Siamo di fronte all’ennesimo paradosso: chiunque potrà cenare nei ristoranti dei villaggi, degli alberghi, dei campeggi, mentre in tutti gli altri servirà il green pass”, spiega Aldo Cursano, vicepresidente vicario della Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. 



Per Cursano si tratta di “una discriminazione inaccettabile, perché anche le nostre sono imprese turistiche che vivono di mercato. Ancora una volta – prosegue – si pensa di mettere la croce sulle spalle dei pubblici esercizi, penalizzando attività che hanno già pagato un prezzo altissima alle misure di contrasto della pandemia. Se davvero si ritiene che la campagna vaccinale abbia bisogno di un’ulteriore spinta, si estenda l’obbligatorietà della vaccinazione, doppia o singola dose, per accedere ad ogni tipo di servizio. Perché se serve l’ennesimo sacrificio, questo va condiviso da tutti".

Dello stesso avviso è Valentino Di Pisa (foto sotto), grossista del Centro agroalimentare di Bologna e presidente nazionale di Fedagromercati-Confcommercio, la Federazione nazionale degli operatori grossisti ortofrutticoli: “Ritengo che la proposta di richiedere il green pass per entrare nei pubblici esercizi sia valida, ma solamente se estesa a tutti i negozi e non solo a ristoranti e bar. Non si può penalizzare soltanto questi ultimi in maniera, a mio avviso, immeritata”.



“Nonostante la probabile difficoltà nel realizzarla – prosegue Di Pisa – l’obbligo del green pass avrebbe piena efficacia solamente se adottata per tutti i comparti. Così permetterebbe di avere una situazione più controllata e sicura ed indirettamente porterebbe all’obbligatorietà della vaccinazione, che è l’unica misura per contrastare la diffusione del Covid-19 nel nostro Paese e per ritornare alla normalità”.

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