«Cimice asiatica, danni elevatissimi nel bio»

Frutteti sotto attacco in Emilia e Veneto. Autorizzato Dentamet Sym

«Cimice asiatica, danni elevatissimi nel bio»
Settimana dopo settimana, la presenza degli esemplari di cimice asiatica è in progressivo aumento. E questa espansione delle popolazioni sta portando i produttori di frutta a rilevare maggiori danni sui prodotti sia negli areali del Veneto che in Emilia-Romagna. "I danni sono consistenti su mele e pere, su quest’ultime se presenti, con suberificazioni. Nel biologico i danni sono elevatissimi: applicazioni periodiche di zolfo bagnabile sembrano essere in grado di ridurre la presenza della cimice asiatica, così come l’uso del caolino sembra disturbare l’azione della cimice", conferma l'ultimo Bollettino Cimice Asiatica pubblicato dalla Regione Veneto il 16 luglio. 

Il rapporto veneto, che analizza la situazione nelle province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, segnala anche la presenza dell'insetto negli impianti di kiwi, sui quali si consiglia di "continuare i trattamenti a cadenza quindicinale".

Anche in Emilia-Romagna, la popolazione di cimice asiatica sta crescendo e le preoccupazioni degli agricoltori aumentano di pari passo. Non a caso, il Consorzio fitosanitario di Modena nel Bollettino di produzione integrata e biologica del 19 luglio consiglia di “monitorare i frutteti e di eseguire interventi specifici, eventualmente localizzati ai bordi del frutteto con Acetamiprid o Fosmet (massimo due)”. 



La scorsa settimana, la presenza di cimice asiatica nel Modenese è stata rilevata “anche a livelli elevati nei frutteti, con danni visibili sui frutti", si legge nel Bollettino. Che prosegue: “I dati raccolti dalla rete di monitoraggio tra il 12 ed il 18 luglio mostrano come la presenza di adulti e ninfe sia in aumento rispetto alla settimana precedente. Dalle prossime settimane è atteso un progressivo incremento delle ovodeposizioni. Nelle prime due settimane di luglio, le catture medie di esemplari di H. halys per trappola sono simili o leggermente superiori a quelle registrate nel 2020. Si ricorda di verificare l’effettiva presenza di infestazioni negli appezzamenti con produzione attraverso monitoraggi attivi (ispezioni visive e frappage), ponendo particolare attenzione alle zone perimetrali dei frutteti e alla parte alta delle piante".

Dai palazzi di Roma, intanto, è arrivata proprio ieri una notizia che riguarda la difesa dall’insetto. Il ministero della Salute, con decreto del 19 luglio, ha autorizzato l’immissione in commercio, per un periodo limitato di 120 giorni, del prodotto fitosanitario Dentamet Sym - distribuito dall’azienda Diachem - per controllare la cimice asiatica su nocciolo, melo, pero, olivo e fagiolo. Una scelta che tiene conto del parere del Servizio fitosanitario centrale che, il 24 maggio scorso, aveva ritenuto “indispensabile l’impiego della sostanza attiva rame metallo (rame solfato tribasico)”, contenuta in Dentamet Sym, per “contrastare la grave emergenza fitosanitaria determinata dalla cimice asiatica”.
 
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