Frutta e ortaggi, i prezzi: chi sale, chi scende

Buone performance ma anche delusioni nella terza settimana di luglio

Frutta e ortaggi, i prezzi: chi sale, chi scende
Prezzi all'origine, la terza settimana di luglio ha fatto registrare un assestamento al rialzo delle quotazioni medie per la maggior parte delle specie frutticole estive: è quanto evidenzia il report Ismea riferito al periodo tra il 12 e il 18 del mese. Albicocche e ciliegie beneficiano delle minori disponibilità sui mercati, mentre per pesche e nettarine si registra un buon andamento della domanda sia interna che estera. Discreta la risposta del mercato per le susine, con quotazioni stabili o in lieve flessione. Per l'uva da tavola è tempo delle prime quote di varietà Vittoria pugliese e Palieri catanese. Stabile infine l'andamento delle vendite per le pere estive sia in termini di quotazioni che di volumi scambiati. 



Scendendo nel dettaglio, pesche e nettarine confermano il positivo andamento di mercato all'origine già evidenziato nel corso delle precedenti rilevazioni. Il prodotto che ha continuato a mostrare un soddisfacente profilo qualitativo esitato sui mercati è stato oggetto di una buona attività di vendita grazie ad una domanda sia interna che estera interessata all'acquisto, evidenzia Ismea. Sulla piazza di Ravenna le contrattazioni concluse si sono svolte sulla base di quotazioni tese al rialzo a fronte delle maggiori richieste pervenute. Nel metapontino invece un assestamento al ribasso dei prezzi è stato osservato per le nettarine a polpa gialla a fronte di un prodotto al momento caratterizzato prevalentemente da calibri medio-piccoli, mentre per le pesche a polpa gialla l'immissione sul mercato di pezzature più sostenute ha favorito le quotazioni.

Guadagna spazio l'uva da tavola: in settimana nelle zone precoci del barese e del tarantino, in ritardo di circa una settimana rispetto allo scorso anno, le operazioni di raccolta si sono estese alle prime quote di varietà Vittoria. I limitati quantitativi staccati hanno presentato un ottimo standard qualitativo, riferisce Ismea, sia per conformazione del grappolo che per dimensione delle bacche, anche se al momento a causa delle elevate temperature non hanno ancora raggiunto una omogenea colorazione e grado zuccherino. La merce affluita sui mercati ha riscosso l'interesse della domanda e i prezzi di esordio si sono posizionati su livelli superiori a quelli raggiunti nella precedente campagna. 



Buona la richiesta anche per le apirene il cui collocamento è avvenuto agevolmente e sulla base di quotazioni in fisiologico calo per le maggiori disponibilità. E' proseguita nell'areale produttivo catanese la raccolta del prodotto che in settimana ha interessato le prime quote di varietà Palieri. L'offerta avviata sui mercati è stata oggetto di una discreta attività di scambio, avvenuta sulla base di quotazioni in discesa a fronte delle aumentate disponibilità. 

In progresso l'offerta di susine, costituita prevalentemente dalle varietà medio precoci, con una discreta richiesta che ne ha permesso una regolare collocazione sulla base di quotazioni che sulle differenti piazze monitorate hanno teso alla stabilità. Da segnalare solamente la flessione dei prezzi rilevata nel salernitano per le aumentate disponibilità.

Prosegue nell'areale emiliano romagnolo la raccolta delle pere estive con quantitativi che sebbene in aumento risultano nel complesso contenuti. Una discreta attività della domanda ha permesso alla merce di essere regolarmente ceduta sulla base di quotazioni stabili rispetto alla precedente rilevazione ma, sottolinea il report, in netto incremento su base annua.



Capitolo ortaggi: settimana senza grosse variazioni nel mercato con una ulteriore contrazione dei prezzi dei meloni da ascrivere ad una offerta sempre sostenuta e superiore alla richiesta. Di contro per lattughe, radicchi, fagiolini e zucchine le minori disponibilità unitamente ad una buona domanda hanno invece spinto al rialzo i listini.

Per gli ortaggi a foglia si è osservato un rialzo dei prezzi medi all'origine per lattuga e radicchio. Per la lattuga, annota Ismea, l'aumento delle quotazioni è dovuto esclusivamente all'incremento della varietà cappuccia e iceberg di provenienza rodigina a causa di disponibilità contenute ed  inferiori alle richieste. Mercato lento invece per la tipologia gentile la cui offerta ha suscitato uno scarso interesse da parte della domanda. Stabili invece i listini per la tipologia romana. Per il radicchio l'aumento delle quotazioni è imputabile all'andamento del mercato per il prodotto di origine veneta. I limitati quantitativi immessi nei circuiti commerciali sono stati facilmente ceduti grazie a una domanda interessata. Per l'indivia non si sono osservate variazioni rispetto alla precedente settimana sia sotto il profilo degli scambi sia delle quotazioni.  

La terza settimana di luglio si è chiusa all'insegna della stabilità per le patate sia novelle che comuni. Le contrattazioni sono proseguite a ritmi lenti e sulla base di quotazioni simili alla precedente ottava.

Abbastanza bene i fagiolini: sulla maggior parte delle piazze monitorate le quotazioni medie dei "boby" sono risultate in netta ripresa in ragione di un'offerta limitata ed inferiore rispetto alla domanda. Listini in calo invece - sottolinea Ismea - nel veronese dove il minore profilo qualitativo presentato dal prodotto ha limitato gli scambi. Stabile il mercato sulla piazza di Cesena in ragione di un generale equilibrio tra domanda ed offerta.



Sono proseguite regolarmente le operazioni di raccolta delle angurie in tutti i principali areali di coltivazione con offerta in fisiologico aumento e conseguente calo delle quotazioni. Sotto il profilo commerciale il collocamento del prodotto nel complesso è proseguito in un contesto di sostanziale interesse della domanda, situazione che come osservato sulle piazze di Bologna, Ferrara e Latina ha permesso una generale tenuta dei listini.

Ancora un arretramento dei listini per i meloni: l'andamento commerciale, evidenzia il report, rimane pesante, risentendo di un'offerta eccedente. Solo sulla piazza di Mantova e Latina, una richiesta in linea con i quantitativi esitati ha permesso alla merce di essere collocata sulla base di quotazioni stabili. Di contro nel veronese l'immissione sul circuito commerciale di merce dal migliore profilo qualitativo ha favorito il listino.

La terza settimana di luglio si è conclusa con un aumento dei prezzi medi all'origine delle zucchine frutto sia dell'incremento osservato sulle piazze pugliesi a fronte di una maggiore richiesta sia del balzo sulle piazze del Nord (Cuneo e Verona) in virtù dei minori quantitativi immessi sul mercato. Nelle restanti zone di produzione, prezzi stabili.



Ancora una settimana all'insegna della stabilità per le melanzane. Il collocamento del prodotto sulla maggior parte delle piazze monitorate è proseguito regolarmente. Solo sulla piazza di Lecce una domanda non in linea con le quantità offerte ha depresso il listino.

Per i peperoni, Ismea scrive di scambi regolari sulla base degli stessi prezzi rilevati la settimana precedente. Da segnalare soltanto il calo dei listini osservato sulle piazze di Salerno, Lecce e Latina determinato da un aumento delle disponibilità cui è corrisposta una costante attività della domanda.

Andamento commerciale sostanzialmente stabile anche per i pomodori nei principali centri di scambio del paese, motivato da un generale equilibrio tra domanda ed offerta. Da segnalare solamente il rialzo delle quotazioni per il prodotto di origine foggiano e piemontese, dovuto a un aumento dei quantitativi richiesti, mentre una flessione dei listini ha interessato la produzione di origine veneta e laziale  - ad eccezione del tondo liscio rosso a grappolo - e campana, eccezion fatta per il San marzano insalataro.

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