Patate veronesi, gelo e ferretto tagliano le raccolte

Patate veronesi, gelo e ferretto tagliano le raccolte
Il prodotto è buono, ma le produzioni sono limitate. È un'annata in chiaroscuro per la patata veronese. Una coltura che ha nel Basso veronese, anzi nel territorio del Colognese, l'area produttiva più importante dell'intero Veneto. "Le gelate di aprile hanno causato danni significativi ai tuberi in fase di sviluppo e questo ha portato ad un calo complessivo della produzione pari al 15-20%", afferma Valentino Gambaretto, presidente della sezione di Cologna della Coldiretti, il quale è anche produttore di patate. 

Gambaretto sottolinea, comunque, che è stato raggiunto un buon livello qualitativo. E questo nonostante, dal punto di vista sanitario, si stiano registrando danni da ferretto. "Proprio il ferretto sta creando notevole preoccupazione, per cui ci auguriamo che venga trovata una soluzione per le prossime stagioni", rimarca Gambaretto. Per affrontare questa problematica, che prosegue da tempo, Coldiretti Verona ha organizzato quest'inverno un corso di formazione e, in collaborazione con Veneto Agricoltura, ha avviato una prova sperimentale in campo con una decina di trappole per studiare lo sviluppo del parassita. Giusto nei prossimi giorni, inizierà l'analisi dei dati raccolti.

La superficie investita a patata in Veneto, secondo i dati della stessa Veneto Agricoltura, nel 2020 ha raggiunto i 3.750 ettari, essendo in aumento rispetto al 2019 del 6%. Verona si è confermata come la prima provincia per investimenti a livello regionale (1.780 ettari), seguita da Vicenza (560) e Padova (530). Le aree di coltivazione veronesi comprendono i comuni di Cologna, Roveredo, Zimella, Pressana e Minerbe, dai quali si ricava circa il 95% del raccolto, e, a seguire, Sanguinetto e Cerea. 

La raccolta è iniziata a metà giugno e sta in questi giorni andando verso la conclusione per quanto riguarda il prodotto da consumo fresco, che è quello nettamente più coltivato nel Veronese, mentre andrà più avanti per la patata da industria. Ismea parla di un prezzo medio mensile per le patate comuni attualmente pari a 25 centesimi di euro al chilo. Esso, pur essendo sensibilmente inferiore rispetto a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno, non può essere considerato negativo.

Fonte: L'Arena