Clementine, ecco le prime previsioni

Volumi sotto la norma ma più qualità. Nel settore torna l'entusiasmo

Clementine, ecco le prime previsioni
Dopo un 2020 caratterizzato da superproduzione, piogge battenti, crisi di mercato e problemi di qualità, quest'anno sembra che il comparto delle clementine dell'arco jonico possa contare su condizioni di partenza favorevoli per spuntare prezzi adeguati ed ottenere frutti di alta qualità.  

"Si prospettano carenze di prodotto a causa degli sbalzi termici degli ultimi mesi, in particolare delle gelate della primavera", spiega a Italiafruit News Francesco Graziani, amministratore della cooperativa Morgia, attiva nella piana di Sibari (Calabria). “La produzione di clementine nel nostro territorio sarà inferiore del 30% rispetto ad una campagna con volumi normali - aggiunge il presidente Domiziano De Rosis MorgiaSi parla di quantità scarse anche nella piana di Gioia Tauro-Rosarno, così come negli areali della Puglia e della Basilicata".
 
Ciò che potrebbe ulteriormente ridurre le previsioni produttive è il clima che, come precisano Graziani e De Rosis Morgia, “comincia a preoccupare in modo serio per la velocità impressionante con cui sta cambiando. Per la piana di Sibari, gli ultimi 3-4 anni hanno fatto la storia dei mutamenti climatici. Non eravamo stati mai abituati a grandinate, gelate o bombe d'acqua improvvise”. Per quanto riguarda le pezzature, il ridotto numero di frutti sta favorendo la crescita di produzioni di calibro medio-grande. "Quest'anno, contrariamente alla campagna 2020/21, ci aspettiamo pezzature sostenute – concludono – L'auspicio è quello di essere remunerati adeguatamente a livello di prezzi, un po’ come è accaduto questa estate con le pesche”. 



Guardando oltre la Calabria, in Puglia pare che sia tornato un bell’entusiasmo dopo la disastrosa stagione dell’anno scorso. Come spiega Carlo Montanaro della Società agricola Montanaro, azienda che opera nell’areale di Palagiano-Massafra (Golfo di Taranto), “il tempo finora ci sta volendo bene. Abbiamo avuto la nostra tipica estate tarantina con assenza di umidità. Negli agrumeti vediamo frutti di buona qualità e pezzatura con volumi che, nel complesso, sono stimati sotto la normalità ma non parliamo di una riduzione drastica per le clementine”.

A Palagiano-Massafra, “il potenziale produttivo delle piante si attesta nell’ordine del 40-50%. La situazione a livello di quantitativi è più critica per le arance, per le quali quest’anno abbiamo solo il 20% del potenziale totale”.

“Le previsioni delle clementine ci inducono a essere ottimisti ma anche entusiasti. Quest’anno ci aspettiamo un mercato vivace – conclude Montanaro – anche perché dalla Spagna arrivano notizie di un calo produttivo. I mercati potranno assorbire bene il prodotto e valutarlo nella giusta maniera. Certamente non ci illudiamo di avere un’annata con quotazioni eccezionali e fuori norma, come quella di due anni fa, quando le produzioni erano scarsissime”.

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