Palermo, mercato pigro e spauracchio zona arancione

Argano: uva, pesche bianche e pomacee senza sprint, listini importanti per i pomodori

Palermo, mercato pigro e spauracchio zona arancione
Vendite a rilento al Mercato ortofrutticolo di Palermo, dove si teme il passaggio dall'attuale zona gialla a quella arancione: "Sarebbe una vera disdetta - spiega il presidente dei grossisti Alberto Argano - in quanto già adesso l'andamento delle contrattazioni è tutt'altro che brillante anche per le produzioni clou del periodo, vale a dire l'uva siciliana e la pesca bianca locale. Per queste referenze, dopo un inizio di campagna vivace, la frenata degli ordini provenienti dal Nord ha ridimensionato i contorni delle contrattazioni".



E mentre angurie e meloni gialli sono alle ultimissime battute e mele e pere nuove si vendono a ritmi bassi, tra gli ortaggi si fanno onore le proposte di Vittoria, in primis il pomodoro: "Il Datterino Rosso viene venduto a 2,80 euro il chilo circa, quello Giallo raggiunge i 4 euro", puntualizza Argano. "Ma pure in questo caso, le richieste sono contenute".

Un mercato "timido", in sostanza,  in via Montepellegrino, con lo spauracchio del peggioramento della situazione sanitaria e del cambio di colore: "La Sicilia arancione significherebbe per noi perdere o veder ridimensionati fortemente i contatti con clienti strategici come i mercatini rionali, la ristorazione e i bar; ci auguriamo che ciò non avvenga per non compromettere l'auspicabile rilancio autunnale", conclude Argano (foto sotto).



Nonostante le negative conseguenze causate dalla pandemia da Covid-19, i concessionari sperano di poter continuare l’attività a pieno regime in una piattaforma che rappresenta il più importante polo ortofrutticolo di Palermo, grazie a circa 70 concessionari che danno lavoro a 400 dipendenti.

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