Prezzi in Gdo, ecco le classifiche

Inchiesta Altroconsumo tra 1.150 Pdv: Nord più conveniente, discount sugli scudi, qualche sorpresa

Prezzi in Gdo, ecco le classifiche
Nord molto più conveniente del Sud, discount più competitivi in termini di prezzo ma non sempre: lo dice l'inchiesta 2021 di Altroconsumo sulla grande distribuzione che ha coinvolto 70 città, 1.148 punti vendita tra supermercati, ipermercati e discount, oltre 1,6 milioni di prezzi rilevati per 125 categorie di prodotti, tra alimentari, per la cura della persona, della casa e pet food. 

L'indagine permette di indicare il supermercato più economico visitato per ognuna delle città e di stilare anche varie classifiche nazionali per catena e tipo di spesa (con prodotti di marca, a marchio commerciale, prodotti più economici e mista). I prezzi vengono elaborati sulla base di calcoli e ponderazioni che permettono di ottenere gli  indici di competitività su base 100 e realizzare le classifiche.



Il risparmio massimo individuato nell'inchiesta arriva fino a 1.700 euro all’anno in media per le famiglie italiane, sia passando alla catena di discount più conveniente per una spesa con i prodotti più economici (Aldi), sia scegliendo, invece del più caro, il supermercato più conveniente in città (il Super Rossetto, in provincia di Rovigo).

Non in tutti i 70 centri visitati si può risparmiare allo stesso modo e il divario tra Nord e Sud è evidente. Considerando la spesa media delle famiglie al supermercato - 6.843 euro nel 2020 (Istat) - il risparmio massimo, nelle città più convenienti, può arrivare fino al 20% circa se si sceglie il punto vendita più economico invece di quello più caro: 1.720 euro di risparmio l’anno in provincia di Rovigo, 1.523 euro a Reggio Emilia e Modena, 1.400 euro a Brescia e Ravenna. 



Sono cifre che stridono con i 100 euro circa di risparmio possibile (solo il 2%) nelle città dove non c’è concorrenza tra i supermercati visitati, tutte al Centro-Sud: Potenza, Pesaro, Pistoia, Sassari, Reggio Calabria, Foggia. In questi centri, anche cambiando supermercato, i prezzi restano sempre allo stesso livello e comunque piuttosto cari.

Quanto ai punti vendita più convenienti dell'indagine, continua ad andare Rossetto: due suoi negozi (in provincia di Rovigo e Brescia), insieme a un punto vendita Emisfero (Vicenza), sono i più convenienti dell’inchiesta. Come avviene da anni, nelle prime 30 posizioni compaiono 20 super del Triveneto; bisogna arrivare al 40esimo posto per il primo negozio non al Nord, l’Ipercoop di Prato.

Ecco nel dettaglio le catene più convenienti per tre tipologie di spesa: economica, mista o brand.
Spesa mista. È forse la più comune tra le famiglie italiane: consiste nell’affiancare, nel carrello, prodotti di marche famose - un po’ più cari - ad altri con il logo dell’insegna, passando per brand meno noti. In questa categoria Altroconsumo assegna la palma di più conveniente a Eurospin, mentre la meno economica risulta Todis. Visto che i discount non sempre hanno assortimenti molto vasti, l’organizzazione ha stilato anche una “sotto-classifica” che comprende sempre una spesa mista, ma solo tra super e ipermercati. Qui a vincere è Famila, mentre Esselunga e Carrefour risultano le meno convenienti.



Spesa economica. I seguaci più estremi della filosofia del risparmio, quelli che scelgono solo i prodotti più economici per qualsiasi categoria di merce, farebbero bene, secondo Altroconsumo, a orientarsi sull’Aldi e in generale sui discount, che occupano le prime otto posizioni della classifica. Todis risulta il meno conveniente, sempre tra i discount, risultando a pari merito con Esselunga superstore. Un’accoppiata insolita che Altroconsumo spiega col fatto che Esselunga ha lanciato una serie di prodotti primo prezzo, scelta che evidentemente ha migliorato la sua convenienza. All’ultimo posto c’è Carrefour Market, che a differenza di Carrefour presenta punti vendita di piccole dimensioni, mediamente più cari.

Spesa di marca. Per gli irriducibili del brand,  Altroconsumo mette al primo posto due supermercati (Carrefour e Spazio Conad) e un superstore (Famila). Va detto però che tra i primi e gli ultimi classificati in questa graduatoria ci sono solo cinque punti di differenza: come dire che le possibilità di risparmio, pur passando da una catena all’altra, sono contenute.

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