Kiwi verde, l'Early Green italiano entra sul mercato

Filippi (Commercio Frutta): «Cile e Nuova Zelanda dominano questa fase. Per l'Hayward c'è fiducia»

Kiwi verde, l'Early Green italiano entra sul mercato
Nei Mercati all’ingrosso e nelle catene delle Gdo si cominciano a vedere i primi kiwi verdi italiani. Si tratta di piccole quantità di varietà precoci come Early Green che vanno ad inserirsi in un mercato dominato da Cile e Nuova Zelanda. Tra le aziende che dispongono del prodotto c’è la Commercio Frutta, consorzio di Forlì presieduto da Maurizio Filippi.

“La nostra campagna del kiwi è appena iniziata con la varietà storica Early Green, la cui raccolta si è svolta verso il 10 settembre. Dopodiché abbiamo fatto maturare il prodotto nelle celle frigorifere ed avviato da pochi giorni la vendita, con i prezzi medi che si stanno posizionando sui livelli dell’offerta cilena. Rispetto alla qualità, l’annata climatica abbastanza asciutta ha favorito la concentrazione zuccherina dei frutti. Chiaramente i parametri qualitativi di Early Green non possono essere paragonati a quelli di un Hayward stoccato in cella da 2-3 mesi. Insomma, la qualità è buona ma non può essere eccellente”. 

Per Filippi, Early Green è comunque la miglior varietà verde precoce per due motivi: la facilità di coltivazione e la consistenza del frutto. “Le piantumazioni in Italia sono ferme, in quanto il mercato internazionale non offre grandi spazi di crescita all'offerta italiana precoce. Oggi non esiste infatti un vero e proprio mercato. Si vive soprattutto di occasioni, visto che le grandi catene della Gdo europea sono ancora impegnate nella vendita delle produzioni cilene e neozelandesi. Secondo le informazioni che circolano tra gli operatori, sembra inoltre che vendite dei frutti della Nuova Zelanda stiano procedendo con un po’ di lentezza, per effetto del mantenimento di prezzi di vendita molto alti”.



Intanto è ai nastri di partenza la campagna dei kiwi gialli. “La nostra base produttiva coltiva le varietà Soreli (già raccolta) e Jintao, quest’ultima su superfici in continua espansione anno dopo anno – racconta il presidente di Commercio Frutta – Le quantità dovrebbero aumentare del 10% per via dell’entrata in produzione di nuovi impianti. Il consumo di kiwi gialli nel mondo è in forte ascesa, con aumenti del 5-15% all’anno a seconda delle zone e dei Paesi. Questa escalation è dovuta non solo alla soddisfazione dei consumatori, ma anche al fatto che oggi nove catene distributive su dieci hanno in assortimento il kiwi giallo, mentre fino a 2-3 anni fa lo si trovava in solo il 10% delle insegne”.

La raccolta di Hayward partirà invece da novembre. “Noi suggeriamo sempre ai nostri produttori di tutta Italia di aspettare questo mese per poter assicurare una qualità superiore. In generale, siamo abbastanza fiduciosi per l’andamento commerciale. Hayward resta il più kiwi più prodotto e venduto nel mondo e ha ancora spazi per crescere a livello di consumo rispetto ad altre referenze. Le quantità di verde nell’Emisfero Nord dovrebbero rimanere costanti, pertanto siamo abbastanza fiduciosi di poter spuntare prezzi in linea con quelli della scorsa stagione”. 

Il problema resta piuttosto per la produzione italiana, crollata di oltre 300mila tonnellate dal 2015 al 2021. “Eravamo i leader del mondo ma la Grecia, sorprendentemente, ci ha superato in Europa avendo quintuplicato la sua produzione in pochi anni. A causa del fenomeno della morìa e delle gelate, la produttività per ettaro in Italia continuerà a restare non buona – conclude Filippi – Più o meno nel nostro Paese sono attesi gli stessi volumi di Hayward dell’anno scorso, forse qualcosa in meno. I coltivatori fortunati godranno di vantaggi enormi, ma saranno pochi”.
 
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