Anche le clementine sono in ritardo

Montanaro: «Fa caldo e non piove, la maturazione non è favorita»

Anche le clementine sono in ritardo
In Puglia continua a fare caldo e a non piovere. Condizioni climatiche non ottimali per favorire i processi di maturazione ed ingrossamento delle varietà precoci di clementine in raccolta ad ottobre, quali Clemenruby, Caffin e Spinoso. "Le temperature troppo elevate, superiori alle medie del periodo, e soprattutto l'assenza di piogge stanno facendo ritardare un po’ la stagione delle clementine", spiega a Italiafruit News Carlo Montanaro, titolare della Società Agricola Montanaro di Massafra (Taranto).

"Qualche partita di Clemenruby si è cominciata a raccogliere giusto in Basilicata, dove i terreni agrumicoli sono strutturalmente pesanti. Qui nell’areale di Massafra-Palagiano, invece, disponiamo di terreni più leggeri ed i frutti non sono pronti per la raccolta. La loro colorazione è abbastanza pallida, la pezzatura non è ancora adeguata. Ora bisogna solo stare in standby e sperare che possa cadere dal cielo un po’ di pioggia”. 

Sul mercato italiano hanno intanto fatto il loro ingresso le prime Clemenruby di origine iberica, caratterizzate da un bel colore ed un’ottima pezzatura. E sono ancora presenti le Nadorcott del Sudafrica. “Le clementine ormai sono disponibili tutto l’anno in Italia – precisa Montanaro  Fare le corse per arrivare per primi sul mercato è controproducente. Mentre è doveroso attendere i giusti parametri qualitativi, poichè noi aziende italiane dobbiamo necessariamente portare sui mercati prodotti distintivi a livello sia di sapore sia di estetica. In agrumicoltura, la qualità è e sarà l’unica via per poter riuscire a competere con una concorrenza estera sempre più spietata”.


Clementine commercializzate dalla Società Montanaro nella scorsa stagione 

Il ritardo produttivo potrebbe determinare un restringimento del classico periodo di commercializzazione. “In Italia e Spagna è prevista una minor produzione, ma nulla a che vedere con la scarsità di due annate fa. Tale contrazione rischia ora di essere annullata dalla riduzione del calendario di vendita. Rispetto alla qualità attesa, noi continuiamo comunque a essere fiduciosi, fermo restando l'importanza di praticare una attenta selezione".

“La stagione che si appresta ad iniziare – conclude – vede criticità enormi per l’aumento dei costi (irrigazione, difesa, packaging, ecc.) e la carenza della manodopera. Dobbiamo augurarci non solo un mercato vivace sul fronte dei consumi, ma anche di spuntare prezzi superiori al normale. Altrimenti sarà una campagna fallimentare”.

Foto di apertura: frutti di Clemenruby (immagine d'archivio)

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