Castagne, a Lana una linea di prodotti dedicati

Castagne, a Lana una linea di prodotti dedicati
L’autunno è una stagione meravigliosa per l’Alto Adige: il paesaggio si veste di colori brillanti che virano dal verde al giallo-arancio, fino al marrone e la natura regala frutti importanti per la cultura contadina, l’uva, la mela e la castagna.

Il territorio di Lana e dintorni è caratterizzato da una massiccia presenza di castagni, che da sempre rappresentano un elemento fondamentale della cultura e della tradizione di questa zona. A dimostrazione di ciò, nel 1992, proprio a Lana (Bolzano), si è tenuto un congresso sulla castagna, da cui ha preso avvio l’iniziativa di salvaguardare e conservare la pianta di castagno, attraverso momenti di coinvolgimento delle persone del luogo e dei turisti.
Inoltre, sembra che le castagne di questa parte di Alto Adige siano particolarmente apprezzate, come cita uno scritto tirolese del 1558: ”…lungo il fiume Adige ci sono tante castagne, ma le migliori si trovano a Lana”.



Con questi frutti gustosi, ricchi di sali minerali e di fibre, utili per l’attività intestinale, è stata creata anche una linea di golose specialità con il marchio Keschtnriggl
cuori di castagna originali del maso Wieserhof, Lana
dolce di castagne e panettone del panificio Schmidt, Lana
pralina e panettone a base di castagna della pasticceria Mair Andreas, Nalles
birra a base di castagna del birrificio Pfefferlechner, Lana

"Keschtnriggl" deriva dal nome dell’utensile in legno di castagno e salice (in foto sotto), tipico del Burgraviato, che da secoli viene utilizzato per sbucciare le caldarroste. Sono stati proprio i contadini viticoltori del territorio intorno a Merano ad inventarlo, per evitare di sporcarsi le mani nello sbucciare le castagne arrostite. Il cesto, dalla caratteristica forma ovale, è lungo circa 70 centimetri ed è in grado di separare il guscio della castagna arrostita dal frutto, semplicemente scuotendo le caldarroste al suo interno.



La castagna è anche il frutto protagonista nell’antica tradizione autunnale del “Törggelen”, perché è la specialità che chiude in bellezza la merenda da gustare passeggiando tra i masi e le cantine, in cui vengono offerti vino novello, speck con altri salumi, carne salmistrata, canederli, zuppa d’orzo e altre prelibatezze altoatesine. Il nome Törggelen deriva da “Torggl”, che significa “torchio”, e ricorda l’usanza di andare, dopo la vendemmia, di torchio in torchio ad assaggiare il vino nuovo di ogni contadino. A Lana, ottimo il Törggelen presso le Buschenschenken Oberbrunn, Pfefferlechner e all’Haidenhof di Cermes, presso i ristoranti Waalrast e Lanahof, la locanda Sapperlot di Cermes e le cantine Brandiskeller, Glögglkeller, Rebmannkeller.



A Lana e dintorni (Postal per la precisione) vive anche l’”uomo delle castagne”, perché delle castagne conosce ogni segreto: Johann Laimer, noto a tutti come “Hans”. Laimer nel 1999 ha creato un vivaio di castagni (sono oltre 200), coltivandoli secondo i principi dell’agricoltura biologica. Ogni anno pianta circa 5000 piantine nel vivaio e ogni autunno raccoglie 4000 chilogrammi di castagne per la vendita in tutto l’Alto Adige, in Germania e anche in Austria. All’inizio di ottobre, quando le castagne sono mature, inizia la raccolta delle castagne, alla quale partecipa tutta la sua famiglia e tutto viene fatto ancora a mano, perché con la raccolta meccanica la qualità della raccolta ne risentirebbe. 
Ogni giorno da metà ottobre, Laimer prepara le sue caldarroste davanti all’ufficio dell’Associazione turistica di Lana e dintorni in occasione della Festa della castagna, che quest’anno si terrà dal 17 al 31 ottobre.


 
In queste giornate di festa i ristoranti di Regione Lana che aderiscono all’evento offrono speciali menu di degustazione a base di castagna, con piatti che uniscono antichi sapori a nuovi abbinamenti. Inoltre, vengono organizzate escursioni nei boschi, corsi di cucina, degustazioni di birra alle castagne e momenti di approfondimento su tutto ciò che riguarda la castagna.

Un altro modo per scoprire tante interessanti curiosità riguardo a questo frutto e all’albero da cui deriva è percorrere il Sentiero didattico sul castagno di Foiana. In questo percorso, particolarmente adatto ai bambini perché di facile percorribilità, si incontrano dieci stazioni tematiche, in parte interattive, che raccontano tutto sul castagno, dal legno ai frutti, illustrandone anche le diverse varietà. L’ingresso al sentiero è messo in evidenza da una grande scultura a forma di riccio, dopo il campo sportivo di Foiana. 

Fonte: Ufficio stampa regione Lana