Gino Fabbri ambasciatore della mela rosa romana

Con le sue ricette, il pasticcere valorizzerà il frutto tipico dell'Appenino bolognese

Gino Fabbri ambasciatore della mela rosa romana
Mille quintali di produzione annuale e un centinaio di produttori sulle montagne bolognesi. Sono questi i numeri della mela rosa romana, specialità del territorio da oggi rappresentata da un testimonial d’eccezione, il pasticcere di fama mondiale Gino Fabbri
A riportare la notizia è la testata ilrestodelcarlino.it, che sottolinea come la sua produzione non riesca a soddisfare la domanda crescente. La speranza è che la collaborazione con il pasticcere Fabbri possa valorizzare questo frutto, tramite dolci ricette dedicate. 


Foto: Ilrestodelcarlino.it

La mela rosa romana è simbolo del territorio montano bolognese e del suo riscatto. La sua produzione passa infatti dalla passione di un centinaio di coltivatori riuniti in un’associazione, che oggi lavorano su impianti all’avanguardia e possono contare anche sulla ricerca affidata all’Alma Mater Studiorum di Bologna. A darsi da fare sono anche i ristoratori, che propongono la mela in speciali menù a tema.



"Quest’anno le gelate tardive e la siccità hanno creato qualche problema. Ma la domanda è ben superiore all’offerta e questo deve incoraggiare gli agricoltori a fare nuovi e moderni impianti". Con queste parole è intervenuto Antonio Contini Carboni durante il convegno tenutosi nei giorni scorsi durante la sagra “Sensazioni d’autunno” di Vergato (Bologna).

"In Appennino la mela rosa romana dà il meglio di sé – hanno sottolineato gli studiosi del frutto Silverio Sansavini e Luca Dondini - grazie al terreno, il clima e l’ambiente peculiare. Nessuno può vantare una mela con una storia almeno millenaria e che, attraverso l’analisi del Dna e i vivai sperimentali, ci sta svelando le caratteristiche salutari e di sostenibilità ambientale che ne fanno un prodotto del futuro".

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