«Zoboletti, il cavolo nero tra gli ortaggi più richiesti»

L'azienda investe in tecnologia e logistica per assicurare la massima qualità

«Zoboletti, il cavolo nero tra gli ortaggi più richiesti»
La lavorazione e la distribuzione di prima gamma e di prima gamma evoluta rappresentano l’attività principale dell’azienda Ferruccio Zoboletti.
L’azienda si rifornisce quotidianamente da produttori consolidati per poi lavorare i prodotti all’interno dei due magazzini, estesi su una superficie totale di circa 3 mila metri quadrati, nel territorio di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno).

“Il vero cuore dell’azienda è rappresentato dalla campagna - spiega il responsabile commerciale Afro Zoboletti a Italiafruit News – Il rapporto strettissimo con i nostri produttori ci consente di migliorare costantemente la qualità delle forniture. La ricerca varietale, il controllo in campo e l’attenzione alla raccolta costituiscono i tre capisaldi del reparto approvvigionamento”.
“La gamma delle verdure – continua – è composta dai finocchi, indivie, radicchi, bietole, cicorie, porri, cavolfiori, broccoli e verze. Un localismo particolarmente apprezzato dai consumatori è il cavolo verde di Macerata, simile al cavolfiore ma più delicato soprattutto nell’odore”.



L’azienda ha recentemente introdotto anche un nuovo prodotto, il cavolo nero (in foto sopra): “Nel corso degli anni si è trasformato da tipicità prettamente toscana ad una prelibatezza conosciuta e apprezzata ovunque. E' un ortaggio ricco di minerali e vitamine, molte delle quali dotate di proprietà antiossidanti. E’ molto richiesto sul mercato e nelle ricette di tendenza viene utilizzato sotto forma di chips”.



Nella commercializzazione della frutta l’azienda Zoboletti ha scelto di specializzarsi su due referenze: albicocche e susine, provenienti esclusivamente dalle zone italiane più vocate. La sequenza varietale, sia per le albicocche che per le susine, è selezionata tra le specie che rappresentano il top del gusto. Il periodo di riferimento naturalmente è maggio-ottobre.



“Negli ultimi tempi abbiamo fatto diversi investimenti in tecnologia per poter assicurare la massima qualità dei nostri prodotti. Una calibratrice seleziona i frutti per colore e calibro. Una pesatrice a 14 canali vibranti compone cestini a peso egalizzato mentre il clamshell e la rete rappresentano le alternative confezionate allo sfuso”.

Il controllo capillare della filiera, unito al già citato rapporto con i fornitori, è la garanzia di salubrità del prodotto consegnato. “Tutti i prodotti dell’azienda possono contare su un codice di rintracciabilità che è la carta d’identità del lotto di produzione da cui si può risalire a tutte le fasi del ciclo produttivo – sottolinea Andrea Zoboletti, responsabile qualità - dalla programmazione alle verifiche in campo, ai controlli di laboratorio, ai controlli qualità in uscita”.



Zoboletti distribuisce i propri prodotti alla Gdo sia a marchio distributore che con il proprio brand. Tramite un sistema logistico A per A le merci sono sul banco del supermercato all'orario di apertura entro 24 ore dalla lavorazione. 



Dal punto di vista del packaging, l’azienda ha dovuto difendersi dai rincari sulle materie prime che hanno colpito il settore: “Abbiamo registrato aumenti di costo dei materiali che vanno dal 20% fino ad al 50 %. Abbiamo potuto assorbire meglio il colpo grazie al fatto che grossa parte della nostra fornitura è rappresentata dallo sfuso, che sta vivendo una seconda vita grazie anche alla sempre più difficile collocazione della plastica sui banchi del supermercato”.

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