«Melagrane, ora Wonderful è pronta»

King Company: «In futuro tanti produttori taglieranno gli impianti»

«Melagrane, ora Wonderful è pronta»
Aspettare il giusto punto di maturazione prima di raccogliere la frutta è una scelta importante per evitare di non rovinare il mercato con prodotti di scarso sapore, che rischiano di influire negativamente sul processo di riacquisto dei consumatori. Un aspetto che sa bene la King Company, azienda specialista in melagrane che gestisce impianti in Lazio e Campania.

"Le raccolte della varietà Wonderful sono partite solo la scorsa settimana. Da almeno 20 giorni abbiamo richieste da parte della Gdo, ma dato che i frutti non presentavano ancora una perfetta maturazione, abbiamo preferito ritardare gli stacchi di circa 10-15 giorni rispetto al solito”, spiega a Italiafruit News Mirko Caccia, titolare dell’azienda di Sant’Oreste (Roma).



“Su ogni melagrana apponiamo un bollino come fanno Chiquita o Melinda. Questo mette in evidenza il nostro impegno a metterci la faccia davanti a clienti e consumatori, a garanzia della miglior qualità possibile. Solo così possiamo pensare di eludere la maggior concorrenza di prezzo di questa stagione”.

La campagna italiana di Wonderful è infatti partita in un contesto di maggiore concorrenza che, nelle ultime settimane, ha determinato un deciso abbassamento dei prezzi medi del prodotto italiano rispetto alla scorsa stagione. Caccia ritiene comunque che questa situazione non perdurerà in futuro. 



“Negli anni passati, la melagrana è stata visto erroneamente come la gallina delle uova d'oro. Tanti nuovi piccoli produttori italiani stanno ora cominciando a capire che questo frutto non è per niente semplice da coltivare e neppure da lavorare e da gestire commercialmente. Ecco perché penso che, dal 2022, le aziende non organizzate cominceranno a tagliare le superfici. Il mercato ritornerà quindi in mano a pochi specialisti".

“Per noi, la novità più importante dell’anno è la certificazione biologica dell’intera produzione italiana, che commercializzeremo fino ai primi di gennaio, per poi passare al prodotto turco. A seconda del cliente decideremo se presentare l’offerta come biologica o convenzionale”.



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