Gli agrumi e il «mistero prezzi»

La senatrice Abate: notizie discordanti dal Sud. E interviene in Aula sulla concorrenza estera

Gli agrumi e il «mistero prezzi»
Agrumi tra concorrenza spietata e "mistero" dei prezzi. La senatrice Rosa Silvana Abate è intervenuta martedì a Palazzo Madama per sottolineare la necessità di tutelare l'agrumicoltura italiana e il Made in Italy dall'importazione selvaggia dal Sud AfricaDi fronte ai senatori, ha messo in rilievo la questione della revisione dell'accordo di scambio tra l'Unione europea e gli stati della Comunità per lo sviluppo dell'Africa del Sud in materia di agrumicoltura di cui Italiafruit News aveva scritto nei giorni scorsi: "Ho allertato il nostro Ministero - ha detto in Aula - perché in Spagna, attraverso le persone dei Ministri dell'agricoltura e del commercio e delle attività produttive, sono scesi in piazza e andranno in Europa a cercare di rendere meno gravose le condizioni degli accordi; ho scritto una lettera al ministro Patuanelli, però purtroppo non ho avuto nessuna risposta e non vi è alcuna attività di tutela. Mi chiedo allora dove siano i nostri Ministri, le associazioni di categoria e il Governo che dice di difendere il made in Italy".


 
Serve muoversi e in fretta, ha concluso Abate (sopra un momento del'intervento): "Il Mipaaf ha il dovere di agire". Per quanto riguarda la questione del prezzo di vendita degli agrumi, sulla quale è in discussione un Disegno di Legge oltre alla Risoluzione di un Affare Assegnato approvata in Commissione Agricoltura nelle scorse settimane, Abate fa prese come arrivino notizie contrastanti dalle Regioni del Sud: "In Calabria si parla di volumi e prezzi dimezzati mentre dalla Puglia giungono voci di remunerazioni di almeno 0,10 €/kg in più rispetto alla precedente campagna".



Conclusione: "Bisogna capire dove sta la verità perché questo andamento altalenante si ripercuote, soprattutto, sui piccoli e medi produttori". Lunedì prossimo a Francavilla Marittima (Cosenza) si terrà un'assemblea di agrumicoltori; Abate dichiara di voler successivamente chiedere un incontro con il Consorzio Igp delle clementine di Calabria per avere ulteriori ragguagli in merito.

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