«Tensione sui listini, ortaggi senza freni»

Pompei (Car): carciofi alle stelle, peperoni in rialzo. Ma il problema è l'abitudine al prezzo basso

«Tensione sui listini, ortaggi senza freni»
"C'è grande tensione sui prezzi, manca tanta merce soprattutto tra gli ortaggi a causa dei noti problemi di natura climatica": Lo spiega dal Car di Roma il grossista Riccardo Pompei. "La domanda sta crescendo e in questo periodo nella capitale si vendono molti carciofi, ma soddisfare la richiesta è complicato: la Sardegna non ne sta praticamente producendo, quelli pugliesi hanno problemi all'apparato radicale, con tanto fogliame e  pochi frutti, per cui in azienda dobbiamo fare ricorso al prodotto siciliano, dalle quotazioni importanti: si parte da 80-90 centesimi al pezzo per i violetti per salire di listino con Opal, Apollo e C3, il romanesco, che può raggiungere quota 1,80 euro a carciofo". 



"E ancora - prosegue il grossista capitolino - quotazioni in rialzo per i peperoni mentre il pomodoro a Grappolo viaggia su livelli di prezzo ampiamente sopra la media: ha superato anche il Ciliegino". "Poca vendita per gli agrumi italiani, che sono all'inizio - aggiunge Pompei - discreta richiesta per l'uva spagnola che viaggia sui 2,80-3 euro; finiti i cachi italiani stanno conquistando spazio quelli spagnoli; i fagiolini del Marocco si vendono sopra i 2 euro, quelli provenienti dal Kenya, di nicchia, costano all'ingrosso sui 7 euro circa". 



Al Car si possono trovare le prime ciliegie del Sudamerica, mentre l'ananas finora è sottotono: pochi per ora gli acquisti. "Ci aspetta una seconda metà di dicembre frizzante, i listini sono destinati a rimanere elevati", puntualizza Pompei.  "Ma attenzione: l'ortofrutta normalmente durante l'anno costa poco, troppo poco. I produttori faticano sempre più a far quadrare i conti e anche all'ingrosso, come insegna la vicenda T18, i problemi non mancano. Ci si è abituati a prezzi modesti. Bisogna tornare a dare valore alla materia prima e alla filiera".

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