«Plastica vietata, misura irrealistica»

In Francia tensione sul provvedimento del governo. Interfel: «Grave rischio economico»

«Plastica vietata, misura irrealistica»
Il divieto di utilizzare la plastica per il confezionamento e la bollinatura dell'ortofrutta - che scatterà in Francia dal 1 gennaio per l'imballaggio di frutta e verdura fresche del peso inferiore di 1,5 chilogrammi - suscita grande preoccupazione nel settore. A farsi portavoce dei dubbi del comparto è Interfel, l'organismo interprofessionale transalpino.

L'Interprofessione denuncia "una misura irrealistica e di difficile applicazione per tutti i prodotti interessati entro i termini imposti" e rileva "un grave rischio economico per molti operatori del settore, per il mantenimento dei consumi e la tracciabilità di molti prodotti ortofrutticoli".



L'aumento dei costi delle materie prime che sta travolgendo il settore ha un impatto sulla ricerca di alternative alla plastica da poter applicare su larga scala. E' lecito immaginare che la misura comporterà un aumento dei costi di imballaggio.

L'organismo interprofessionale pone l'accento anche sull'armonizzazione delle regole comunitarie. "Ci sono tante incertezze, il settore chiede un'armonizzazione di queste regole livello comunitario prima di qualsiasi applicazione sul territorio nazionale. Mentre altri settori possono utilizzare plastica riciclabile, perché escludere il settore dell'ortofrutta fresca da queste iniziative?".
 


Interfel avvierà quindi, a diversi livelli, perizie e azioni legali al fine di chiarire e mettere in sicurezza i professionisti del settore. L'Interprofessione metterà anche in atto varie azioni per garantire che questo divieto non ostacoli le procedure di informazione e tracciabilità dei prodotti; e non si rifletta negativamente sui consumi. I vertici si rammaricano "che la decisione di fare una legge settoriale sia stata presa senza previa consultazione con il settore professionale. E' un'azione di pura comunicazione politica, che si applica arbitrariamente in via prioritaria ad un settore di cui la stragrande maggioranza delle vendite (oltre il 65%) sono effettuate all'ingrosso e il cui ambito di applicazione del testo riguarda meno dell'1,5% di plastica alimentare".

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